mercoledì 8 ottobre 2014

Lo capisco. A nessuno piace sentirsi definire razzista


Lo capisco. A nessuno piace sentirsi definire razzista, o fascista, o conservatore medievale, o violento, o in malafede, o intollerante, oppure omofobo o anche solo stupido ed ignorante. E le ultime due non sono neppure offese: una è una chiara patologia e l’altra è una condizione dovuta al non sapere alcune cose, quindi io per primo sono ignorante, in moltissimi campi e riguardo a molte cose. L’ignoranza si può parzialmente correggere, basta leggere o studiare, ma si rimarrà sempre ignoranti.
Sentirselo dire però è brutto, ed anche dirlo non è mai una cosa bella, e bisognerebbe evitarlo, il più possibile, farlo solo se proprio si è costretti e di fronte a prove evidenti.

Ora, in questo giorni, si fa un gran parlare e scrivere di Sentinelle in piedi e del Disegno di legge (Scalfarotto) approvato il 19 settembre 2013 dalla Camera dei Deputati ma non ancora approvato dal Senato (nel quale le condizioni appaiono molto meno favorevoli).
Secondo le sentinelle questa legge, se approvata, farebbe rischiare il carcere per il solo manifestare un’opinione contraria, ad esempio, alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, mentre sono tali e tante le limitazioni in tal senso, leggendo non attenzione il testo approvato sino ad oggi ed ulteriormente modificabile, che il reato di opinione è esattamente l’ultima cosa che si intende punire, ma si vorrebbe invece arrivare ad un riconoscimento civile, non certo religioso (che non è compito dello Stato) delle unioni e prima ancora dei diritti inviolabili di ogni cittadino, a condizione ovviamente che non ledano i diritti altrui.
E chi mai intende discutere del matrimonio religioso o toccare le profonde credenze personali o ancora intaccare il concetto di famiglia tradizionale, tanto caro alle sentinelle? Semplicemente si prende atto che la famiglia tradizionale non è l’unica forma di rapporto tra adulti che si amano, e in molti paesi stranieri occidentali l’idea si fa sempre più strada, perché va nella direzione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948.

Ma poi da dove vengono queste sentinelle un po’ particolari, apparentemente immacolate e sorte dal nulla a difesa della nostra tradizione, della nostra morale e della nostra cultura?
Io ne ho conosciuta una di loro ed uno dei suoi tanti figli, quindi un’idea me la sono fatta, e molto precisa. 
Prima di tutto ricordo lei ad una riunione nella quale veniva presentato ai genitori di una classe il piano di lavoro di vari insegnanti, ed in particolare l’attività che si sarebbe svolta con i ragazzi nel campo dell’educazione all’affettività e alla sessualità. I genitori erano presenti in gran numero, data l’importanza dei temi trattati, e cioè ben oltre la metà del totale, come rappresentanza familiare. Da precisare inoltre che, in Trentino, è l’Azienda Sanitaria Provinciale ad offrire gratuitamente esperti come psicologi, medici e ginecologi per interventi nelle classi ad integrare o anticipare il lavoro degli insegnanti, su progetto delle scuole stesse e con l’approvazione di insegnanti e genitori. In quella situazione lei si vedeva che mordeva il freno, ma non ebbe il coraggio di esprimere le sue contrarietà. Sarebbero stati gli stessi genitori a rimandare al mittente eventuali obiezioni senza che gli insegnanti dovessero neppure intervenire per difendere il valore dell’iniziativa.
Poi la ricordo perché partecipò ad una riunione di nostalgici di destra, e ne uscì persino un piccolo articolo su un quotidiano locale.
Il figlio invece un giorno lo vidi per caso con attaccata alla felpa una piccola spilla con l’immagine di Hermann Göring, con tanto di svastica. Gli chiesi se sapeva chi era quella persona, e cosa significasse quella svastica.
Rispose affermativamente, e che l’aveva solo presa da un cassetto di casa sua. Io lo consigliai di non farsi vedere in giro con quel simbolo e che stava rischiando, se avesse incontrato qualcuno con idee contrarie alle sue e meno disposto a discutere, di prendere qualche botta. Seguì il mio consiglio.
Solo anni dopo, alcuni mesi fa, rividi lei, in piedi, sentinella tra le sentinelle, a difendere il diritto di obiettare contro il riconoscimento dei diritti altrui. Lei, di fede fascista ma camuffata da agnello, come se il mondo intero le fosse contro, quasi che sulle sue posizioni già non avesse la parte più reazionaria della chiesa e del potere politico.
Ecco da dove viene e quale cultura rappresenta qualcuna delle sentinelle in piedi.

                                                                                     Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana