Il tuo arrivo mi ha reso felice. Mi sei capitata davanti come se nulla fosse, come se tu non fossi mai andata via. Più giovane, con una maglietta estiva a mezze maniche, mi hai ricordato i tempi di Riva. Ti ho abbracciata e mi sembravi magrissima. Tutto naturale e innaturale. Ho subito pensato alle tante cose tue che nel frattempo ho dato via. Mi è apparso evidente come avevo redistribuito gli spazi in casa, nelle scaffalature, nella scarpiera, negli armadi. E tu non ne sapevi nulla. Come potevo dirtelo? Ho iniziato, ho cercato le parole giuste, poi mi sono svegliato con un magone insopportabile. Ho impiegato un po' a capire che si trattava di un sogno. Che abbia ancora bisogno di te è possibile? Sì, è possibile. Ciao Viz.
Silvano C.©
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