Se fosse vero che leggendo si vivono altre vite potrei essere a Fiume al posto di D’Annunzio, con Cesare a vedermela col mai esistito Asterix, assieme a Micol nel suo giardino, in un formicaio tra migliaia di operaie come me, potrei essere ovunque, anche in una galassia lontana millenni luce in un corpo immateriale e con una sapienza senza limiti. E invece sono esattamente dove sono. Ora seduto a battere queste parole. Prima ero fuori in auto. Prima ancora sono stato al telefono. Nella vita ho fatto cose perché le ho fatte, non perché le ho lette. Mi sono un po' immedesimato in qualche situazione, ho cercato quello che mi interessava nei vari momenti che ho attraversato ma non ho mai conquistato alcuna donna solo perché ho letto le vicende di chi lo faceva, non ho mai fatto sesso veramente solo perché l’ho trovato scritto sulle pagine stampate, non sono mai diventato più alto, più ricco o più bello, sono sempre rimasto io, con limiti e qualità, uno come tanti, che legge ma non troppo, che un po' s’illude e un po' non ci crede. Ora leggo libri nuovi e libri che avevo comprato per te. Se tu avessi avuto altre vite per quale motivo ora non dovresti essere anche con me oltre che in Argentina o in Spagna, regina sul trono e disperata abbandonata da Dio e dagli uomini? Perché Viz?
Silvano C.©
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