Non basterà urlare il nome di una donna, come ha fatto Benjamin per vincere infine la sua battaglia.
I nuovi laureati, per ottenere giustizia e riconoscimento del loro impegno e della fatica per raggiungere un titolo di studio che, seppur svalutato, dimostra ancora che hanno lavorato su un certo tema o un particolare argomento, e non sono arrivati solo grazie ad altri meriti, dovranno faticare molto di più.
I nuovi laureati, per ottenere giustizia e riconoscimento del loro impegno e della fatica per raggiungere un titolo di studio che, seppur svalutato, dimostra ancora che hanno lavorato su un certo tema o un particolare argomento, e non sono arrivati solo grazie ad altri meriti, dovranno faticare molto di più.
Perciò vorrei che a dirigere le istituzioni pubbliche fossero
non solo persone oneste, e quindi senza condanne sulle loro teste, ma anche
preparate, e non semplicemente molto attive e motivate, cresciute col
loro impegno politico ma a volte con un solo titolo di scuola superiore, o
forse neppure quello.
Vorrei, in altre parole, che i canditati che si
presenteranno alle prossime elezioni fossero tutti laureati oltre che onesti,
motivati ed impegnati politicamente e socialmente.
So benissimo che non sarà così e che mi si possono opporre valide obiezioni. La laurea non fa l’uomo o la donna, ci vuole ben altro.
So benissimo che non sarà così e che mi si possono opporre valide obiezioni. La laurea non fa l’uomo o la donna, ci vuole ben altro.
Eppure a me non va di essere governato o amministrato da
persone prive di cultura certificata, che credono a bufale mediatiche e che non hanno
studiato almeno quanto il personale che andranno a dirigere.
Forse che i laureati disponibili in Italia ci mancano?
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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