sabato 31 dicembre 2022

Vai pure

Vai pure, che aspetti? Se pensi che mi mancherai sbagli di grosso. Lo so che sono capitate anche cose belle, lo so, eppure sento che non rimpiangerò troppo certi periodi che mi hai costretto a vivere. Un anno vissuto è pur sempre un regalo, secondo alcuni, perché è la vita ad esserlo, ma una tale concentrazione di brutte notizie e lutti e paure e tragedie non la ricordo da tempo. Personalmente ho avuto anni difficili in passato ma lo erano per me, non per tutti. Tu sei stato un anno difficile per tutti, pochi si sono salvati o ne hanno avuto vantaggi quindi vai tranquillo per la tua strada e lascia spazio a chi verrà dopo di te.

Dopo il 2016 anni belli ne ho vissuti ben pochi e a volte quasi visualizzo l’immagine di una boa attorno alla quale giro e comincio a tornare indietro. Mi sembra pure di guardare verso il fondo e di non distinguere nulla di particolare, nulla di riconoscibile. Non so cosa mi aspetta e la tua assenza diventa pesantezza. Non mi ci abituo. Solo questo. Ciao Viz.

                                                                                                     Silvano C.© 
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venerdì 30 dicembre 2022

L’appuntamento

Spiazzato e confuso sotto un lampione come un coglione. Non è una bella situazione ma non è il caso di addolcire la pillola se niente sembra andare come dovrebbe e tento di fuggire persino dai momenti di festa trovandomi impegni che gli altri mi lasciano molto volentieri avendo di meglio da fare. Ho avuto ben altre occasioni e periodi, devo ammetterlo, e non necessariamente migliori. Certe giornate sembrano la fine delle speranze del mondo mentre si tratta pur sempre di una visione soggettiva e destinata a durare quanto deve, non un solo secondo in più. E perché poi mi ritrovo a pensare, cioè a ricordare, un tempo finito anni ed anni fa? Mistero. Non possiedo risposte a troppe domande quindi è inutile farmene altre.

Virando al positivo meglio quei primi incontri, quei primi appuntamenti. Quelli sono da conservare, non il resto. Il resto vada pure a quel paese, quell’appuntamento no. Solo questo Viz.

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giovedì 29 dicembre 2022

Se una sera d’inverno

Se una sera d’inverno

Perché d’inverno?

Ma perché è una stagione bella, cade la neve e arriva Natale, si mangiano il panettone o se preferisci il pandoro, lasciami continuare…dicevo, se una sera d’inverno per puro caso tu venissi invitata per un viaggio senza una meta precisa ma con la possibilità di visitare i luoghi più belli del mondo, senza obblighi di continuare e senza alcuna spesa a tuo carico, tu accetteresti?

Così, sui due piedi?

Certo, l’invito sarebbe da accettare o rifiutare entro pochi giorni.

E gli altri? Mio marito, i miei figli, i miei genitori e gli impegni che mi sono presa, tutte le cose che devo fare?

Dovresti lasciare tutto, ovviamente.

Ma che razza di domanda è? Come si può immaginare di abbandonare ogni cosa per un viaggio? Nella vita occorre rispettare le altre persone e pensare pure a loro, solitamente ci si pongono degli obiettivi e non esiste solo il viaggio, per quanto bello possa essere.

Non è una domanda, veramente. Ad essere sincero è solo che sto pensando che alcune volte si parte e si lascia ogni cosa, ogni impegno, ogni persona amata per andare dove neppure si sa e senza poterci ripensare. Certe volte succede e non si ha scelta.

Ma cosa vuol dire?

Niente, non vuol dire niente, sono solo pensieri in una sera d’inverno. Ciao Viz.

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mercoledì 28 dicembre 2022

  La perfezione  

Tutti i piatti della tradizione natalizia di due diverse regioni e tre città in meno di 15 giorni. Assolutamente ogni piatto con la sola esclusione delle pietanze meno gradite. E poi tante persone da vedere e rivedere. E qualcuno che mi viene l’idea di andare a trovare e gli telefono. Mi spiace, ma in questo periodo ci sono i miei parenti in casa, è meglio se facciamo un’altra volta. Un’altra volta? Ma io giusto per le vacanze di Natale vengo in zona. Non l’ho più visto da allora, e sono passati più di trent’anni. E poi la spartizione a tavolino dei giorni in modo equilibrato. Questi a casa dei miei, questi a casa dei tuoi, questi ce li teniamo liberi per farci un giro, se capita. E poi i mugugni. Ma perché a Natale siete sempre da loro e non da noi? Quindi la decisione di separarci proprio per Natale in modo da accontentare le nostre famiglie. La follia natalizia porta ad alcuni eccessi che neppure ci si rende conto come hanno avuto origine; per una serie di eventi in sequenza logica tali da produrre una situazione illogica. Questo non avviene più da vari anni, è finito naturalmente perché le persone se ne vanno con l’età che avanza. E pure tu sei partita quando, finalmente, avremmo potuto decidere solo noi due. Non esiste la perfezione tra Natale e l’Epifania, è solo un’illusione che genera attese destinate a non essere soddisfatte come vorremmo. E su questo immagino tu sia d’accordo.

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martedì 27 dicembre 2022

Cerco l’Eden  

È perduto, dimenticato. Alcuni lo ricordano e lo rimpiangono ma sono i nostalgici che in realtà pensano ai loro anni giovanili lasciati con gli amici di allora.

Da qualche parte però resiste ancora un Cinema Eden, ne ho avuto conferma telefonica oggi. La cosa bella è che ci siano anche andati assieme, alcune volte anche se tanti anni fa. E con l’Eden ne è rimasto un altro dei nostri tempi, poco lontano. 

Mi piace pensare che per fortuna non tutto finisce nello stesso momento, che le persone, i luoghi, le manifestazioni, le pasticcerie e i ristoranti, i cinema e le botteghe, le feste e i lidi al mare, le baite e le pizzerie fanno una specie di staffetta tra di loro. Al posto di una persona che va via qualcun altro a volte arriva, non è detto ma può capitare. Non è la stessa cosa ma la vita in tal modo continua e a me resta l’impressione che nulla vada per sempre perduto e che di ognuno che non ho amato a sufficienza rimanga una traccia. Ciao Viz, stasera avremmo anche potuto tornare all’Eden.

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lunedì 26 dicembre 2022

Vecchio e nuovo

Ancora pochi giorni e muore l’anno vecchio lasciando spazio e tempo a quello nuovo. Nelle rappresentazioni di quando ero bambino questo passaggio era visualizzato con l’immagine di un vecchione che se ne andava e al suo posto restava un neonato sorridente. Il fatto è che dopo averne viste tante di queste immagini disegnate con una fantasia datata rimane difficile credere che il nuovo arrivato sia sorridente a ragion veduta, sembra piuttosto che neppure si renda conto di quello che lo aspetta. Nessuno ha il diritto di distruggere le speranze ma neppure quello di alimentarle troppo. Non si muore prima di morire ma ci si spegne a volte lentamente, inesorabilmente. Dirlo potrebbe suonare crudele e le parole giuste non esistono, non sono mai state pronunciate. Tutte quelle che io ho sentito in proposito sono state sbagliate, inopportune, delicate ma insostenibili, sempre dolorose. Non esiste morte senza dolore, e l’anno vecchio che tra pochi giorni muore lo farà con una punta di rimpianto, col ricordo di quanto si è perduto per sempre. Come si può sostenere quest’ingiustizia? La risposta è semplice, si fa e basta. Ciao Viz, non ci sono soluzioni alternative.

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domenica 25 dicembre 2022

Non basta il pensiero

C’era un tempo nel quale il sughero non era facile da trovare e neppure la carta cielo o la carta roccia. Ci si arrangiava, ma era del tutto naturale e non era vissuto come un ripiego, con tronchetti e piccoli ceppi momentaneamente rubati al camino, con pezzi di corteccia dall’aspetto curioso, col muschio raccolto dove si trovava ancora umido e vivo e con piccoli specchi per simulare un laghetto. La capanna è venuta più tardi col miglioramento delle condizioni economiche. Le casette erano semplici pezzetti di sughero con porte e finestre dipinte e un tetto obliquo di cartone dipinto di rosso a volte con spruzzate di bianco a simulare la neve. Il gatto di casa amava distendersi sul presepe, facendo cadere le poche statuine di cartapesta o in terracotta. E non era semplice né facile, occorreva fantasia e anche lo spazio adatto. Il periodo delle feste di Natale era ovviamente particolare anche perché le scuole erano chiuse ed era il tempo dei regali, specialmente per i bambini quando io ancora lo ero o avevo smesso di esserlo da poco. Il regalo, piccolo o grande non importava, era fondamentale e non bastava il pensiero. Sento spesso la frase di circostanza “basta il pensiero”, ma è falsa. Al pensiero va unito sempre anche l’oggetto tangibile, qualcosa di reale e visibile, un segno anche se piccolo che si è dedicato tempo alla scelta e che si è costruito o comprato qualcosa per noi. Anche un biglietto di auguri è mille volte meglio di un pensiero, e anche una telefonata, che porta la voce oltre lo spazio raggiungibile direttamente. Non basta un pensiero se rimane un solo pensiero. Neppure un presepe è bello se non lo costruisco con le mie mani e lo tengo nascosto solo nei miei pensieri immaginando ruscelli con acqua corrente, strane palme in un ambiente montano, personaggi di altezze diverse ma posizionati in modo corretto e via continuando.

Ciao Viz, Buon Natale.

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sabato 24 dicembre 2022

Certi campi nella notte di Natale

Ci sono campi dove i vivi vanno ad incontrare i morti e dove i morti aspettano senza fretta i vivi. Aspettano e non si arrabbiano se in pochi vanno a trovarli, accettano anche di essere dimenticati, conta poco e lo sanno. Ci sono spesso piccole luci ad illuminarli, specialmente quando la sera scende prima nei mesi freddi. Anche la notte di Natale. Ciao Viz, Buon Natale.

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Auguri di Natale

Auguri di Natale

Regali di Natale

Pranzo di Natale

Cena di Natale

Film di Natale

Cinepanettone di Natale

Albero di Natale

Neve di Natale

Tombola di Natale

Letterina di Natale

Tradizioni di Natale

Mercatino di Natale

Luminarie di Natale

Impossibile sfuggire a tutto questo, qualcosa arriverà a toccarci, come i nostri ricordi di Natale, proprio quelli. Ciao Viz, Buona vigilia di Natale.

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venerdì 23 dicembre 2022

Come un ladro nella notte

Come un ladro ma senza rubare, entrare di nascosto e portare una piccola candela, aggiungere una monetina, dare l’acqua ai fiori, spostare un soprammobile e raddrizzare un quadro. Oppure far fare bei sogni, curare un piccolo dolore, aggiustare un rubinetto che gocciola, togliere un po' di polvere, predisporre per un sorriso al mattino che verrà. Mi piace l’idea dell’intrusione che non sarà scoperta, della visita inaspettata per portare una piccolissima cosa. Non penso di avere alcuna possibilità di prevedere le cose giuste e veramente importanti da fare, quelle in grado di migliorare in modo determinante la vita. Mi accontento di poco, di pochissimo, ma che non faccia male a nessuno. Ciao Viz, non tutto è possibile, solo qualcosa.

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giovedì 22 dicembre 2022

Troppo facile

Amare tutti senza chiedersi il perché, commuoversi per un gesto amichevole, ricevere un invito mentre si attraversa un momento difficile, trovare piacevole leggere un bel romanzo, avere un sorriso da uno sconosciuto, scoprire che una cosa temuta non si è realizzata, viaggiare piacevolmente dopo anni per riscoprire i luoghi della memoria, ritrovarsi nella canzone di un autore geniale, vedere il presepe in quel momento esatto, fare gli auguri al momento giusto, avere in dono un pacchetto senza sapere cosa contiene, trovarsi a fare ciò che piace, poter riposare, poter aspettare, poter andare e anche restare. Ciao Viz, non tutto è impossibile, non tutto.

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mercoledì 21 dicembre 2022

  Pioggia, neve, sole e pianto

Non so perché ho associato fenomeni atmosferici al pianto, nessuna spiegazione logica, tanto valeva pensare al sorriso. In realtà ho ricordato una vecchia canzone, quella che dice che lei è vicina a me e che io sono un uomo ormai, che lo devo a lei. La canzone la conosci bene, l’hai ascoltata decine di volte, l’avevo in un’audiocassetta consumata a forza di sentirla e poi trasferita in formato fp3 in un lettore che spesso utilizzavi. Tuttavia più che il pianto ora vorrei il tuo sorriso, quello mi manca veramente, da troppo tempo. Ciao Viz.

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martedì 20 dicembre 2022

Semplici segnali

Quando il Sole tramonta significa che ho vissuto un altro giorno.

Se mi arriva una bolletta vuol dire che sono stato al caldo, oppure ho acceso la luce.

La stanchezza degli anni accumulati, sommata agli immancabili acciacchi, mi dice che sono stato vivo per molto.

Una rispostaccia ricevuta potrebbe semplicemente volermi ricordare che ho rapporti con gli altri.

Il rimpianto è il bilancio di quello che non ho fatto che si contrappone a quello che invece ho fatto.

Saper leggere i segnali e interpretarli correttamente non fa parte delle mie abilità ma qualcuno lo sa fare e restituisce così un’idea probabilmente più positiva e pragmatica della realtà, che non è mai una sola, sicuramente non semplicemente la mia. Tu lo sapevi fare. Ciao Viz.

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lunedì 19 dicembre 2022

  Un regalo

Che regalo vuoi?

Un castello di carte che non cade neppure se il tavolo viene scosso?

Una torta tuttigusti che appena ne tagli una fetta subito ritorna intera come appena uscita dalla pasticceria?

Un bicchiere di Vermentino?

Un piccolo gioiello etnico di quel negozio in via Mazzini?

Un romanzo di quell’autore che ancora non hai letto?

Una rosa?

Un po' di tempo?

Un sacchetto di desideri realizzati?

Tante illusioni che tali non saranno?

Una stampante?

Un’auto nuova, scattante e di piccole dimensioni, facile da parcheggiare e senza problemi nelle salite?

Quello che abbiamo avuto?

Le fotografie che mi chiedi da tempo?

I desideri realizzati per lui?

Non so se potrei farti ogni tipo di regalo possibile, quasi certamente no, ma qualcuno vorrei fartelo. Ciao Viz.

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domenica 18 dicembre 2022

Giorni d’attesa

Non intendevo lasciarti andate tanto facilmente, ho fatto in modo da ritardare, e questi sono stati giorni d’attesa. Mi sembrava di poter continuare il discorso interrotto. Pensavo che non ci fosse urgenza, non c’è mai urgenza quando tutto è già successo. Volevo forse tempo per capire quello che ancora oggi non ho capito. Questo è successo, ciao Viz.

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sabato 17 dicembre 2022

  Arrivare secondi

Tra due essere secondo è sinonimo di ultimo.

Sono stato figlio unico a lungo, poi è nato mio fratello, quindi sono stato primo in quel caso, senza alcun merito. Questo però mi distoglie dal tema.

Essere secondi mette di fronte a responsabilità alle quali rinuncerei volentieri, e mi riferisco ad una circostanza particolare che fa parte della logica della vita, se la vita ha una logica.

Ho ricevuto il testimone, so di aver avuto con quello alcuni doveri, so che forse dovrei ringraziare e so anche che avrei preferito un pari merito.

Mi chiedo sempre per quale motivo sei partita prima. Che fretta c’era? Per quale motivo ti hanno fatto questo visto che a te non interessava anticipare di tanto?

Tutto sembra abbastanza scontato e inutile, illusorio. E intanto le giornate hanno ricominciato ad allungarsi, Viz. Ti chiederei mille cose, ma non posso.

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venerdì 16 dicembre 2022

16 dicembre

La forza di accettare e non far pesare, di star male e preoccuparsi per cosa potrà succedere ma contemporaneamente tentare di sorridere sino all’ultimo respiro, anche se faticoso. Serve dignità, che non è da tutti. Non è necessario piangere pubblicamente eppure non è vietato dalle leggi umane. Se ripenso ad alcuni giorni si mescolano sensi di colpa ed orgoglio, dolore e bisogno di essere grato. Nulla sarà mai come allora, nulla ritorna mai com’era. Io rivorrei l’impossibile ma so pure che non sarebbe giusto. Dovevo dirti prima alcune parole. Molte te le ho dette, non tutte. Alcune le ho sottintese. Vedo alcuni che sono fortunati o tali li ritengo, quindi li invidio. Chissà quanto sbaglio e quanto invece ho ragione. Non sono in grado di tirare le somme, Viz, solo di ricordare in modo selettivo.

                                                                                                     Silvano C.© 
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giovedì 15 dicembre 2022

La neve si è sciolta  

Con la nebbia, pensando a quello che è stato e rimuovendo in modo chirurgico le parti dolorose, mi sembra di rivivere viaggi in auto per andare a concerti, spettacoli teatrali o feste di capodanno nella campagna profonda tra Ferrara e Bologna, oppure passeggiate solitarie sotto i portici di via San Romano illuminati nel periodo natalizio.

Con le giornate di sole afoso tornano le sensazioni di noia vissute durante l’infanzia o le prime giornate al mare, le passeggiate in montagna con te o un pranzo sotto un’ombra, in campeggio.

E poi la neve, la tanta neve che è caduta durante la nostra vita e che ormai si è sciolta da tempo. Le sciate sulle piste da fondo in trentino, l’auto con i chiodati che dovevi usare per recarti al lavoro, l’indimenticabile 1985 con i tunnel scavati in centro a Trento o i lastroni di ghiaccio che scendevano lungo l’Adige come grandi icebergs. Era bella la neve di allora, c’eri tu col tuo sorriso a farmela piacere di più. Ciao, Viz.

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mercoledì 14 dicembre 2022

La leggerezza della non scelta

Ci son posti dove è bello andare di giorno e altri dove è la notte a rendere tutto magico. Luoghi per ogni stagione e altri nei quali esiste una stagione da preferire. Se potessi scegliere alcuni li eviterei e rimarrei sempre altrove. Poiché tuttavia amo complicarmi anche i semplici desideri io vorrei stare in un certo luogo e in un certo tempo, altrimenti sarebbe troppo facile. Devo avere almeno un motivo per lamentarmi, per pentirmi di una cosa fatta o non fatta, per dispiacermi di un torto subito anni fa e riportato di forza alla memoria. Che a dire il vero non saprei neppure cosa volere.

Mi piacerebbe fare come capitava talvolta di sedermi in un locale e dire alla cameriera: mi fido di lei, decida per me, e poi aspettare con curiosità se i piatti saranno tali da stupirmi e soddisfarmi o se saranno una delusione. Non è successo molte volte, sia chiaro, ma è successo. Nei luoghi che mi capitano nella vita quasi sempre sono io a decidere ma non sempre. Sarebbe forse meglio che capitasse più frequentemente. Ciao, Viz.

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martedì 13 dicembre 2022

Un regalo

Ci siamo inventati mille motivi per fare o ricevere regali. Dicembre credo sia il periodo dell’anno che ha il maggior numero di occasioni per fare regali ai bambini e ognuno sa quali sono i momenti migliori. Quando ci si mette di mezzo la pubblicità martellante o le giornate adatte diventano troppe però si perde molta della poesia. L’attesa è troppo importante per essere sprecata con un desiderio esaudito ancor prima di poterlo esprimere. Io, lo confesso, non ho mai saputo rispettare la tradizione ma ho sempre invidiato e ammirato chi lo sa fare. Tu mi aiutavi in questo, mi davi esattamente il motivo che a me mancava. Ora, dopo alcuni anni di tua presenza-assenza, non so perdere alcune abitudini divenute tradizioni ma le ho modificate. Mancano le persone per rispettare alcune scadenze, manca l’occasione per fare un regalo a chi è partito già. Un regalo te lo farei, anche oggi che è Santa Lucia. Ciao, Viz.

                                                                                                     Silvano C.© 
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lunedì 12 dicembre 2022

Passata la festa

Si può sopravvivere mentre si vive, o fingere di vivere mentre si aspetta qualcosa che non arriverà mai. Le variabili del caso sono molte e tentare di trovare conforto o anche solo un suggerimento spesso non porta frutti mentre questi possono arrivare inattesi senza averli cercati direttamente. Però occorre lasciare qualche porta aperta, quello è indispensabile. Si può spiare verso destra pensando sia la direzione giusta verso la quale guardare e invece la novità viene da un’altra direzione. Così è avvenuto, lo sai bene, e magari era deciso dove tali decisioni si possono prendere o forse è stato solo un caso, ma sicuramente stavamo cercando. Sai dove posso arrivare continuando ma non è quella l’intenzione di oggi. Pensavo ad una festa che è passata, una festa che abbiamo festeggiato a modo nostro ma non come avremmo voluto. Del resto è così. Non ci si deve accontentare ma adattare certamente sì. Ciao, Viz, a domani.

                                                                                                     Silvano C.© 
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