sabato 30 settembre 2023

Anche dopo morta

Un legame fortissimo univa mio padre a mia madre, inutile ricordare ogni particolare anche privato a mia conoscenza, quello è giusto resti segreto, intimo, legato solo a loro e ai pochi coi quali è stato condiviso. Un aspetto della loro vita però posso rendere pubblico, mi è rimasto fissato e, in parte, ho sempre ammirato. Sin da quando hanno comprato la prima auto non hanno mai rinunciato ad usarla per muoversi, andare a trovare persone e mantenere legami, e fare gite di un solo giorno magari a Venezia (mordi è fuggi come le definisce oggi chi vorrebbe in laguna solo chi è in grado di spendere molto e pernottare). E mio padre guidava in modo instancabile. Andava ovunque. Sino alla fine, quando mia madre ormai camminava a fatica, lui la sedeva in auto e partivano. E ricordi, lo so, quando fosti tu a notare questo "accanimento" paterno, arrivando a dire che lui l’avrebbe portata in giro anche dopo morta. In effetti avevi ragione, e ancora adesso non ci trovo nulla di sbagliato. Perché non avrebbe dovuto farlo? Ciao Viz. Le cose avvengono, a volte si accettano altre no, ed ognuno di noi fa le proprie scelte di conseguenza, giuste o sbagliate che siano.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

venerdì 29 settembre 2023

Risparmiare

Le migliaia di scelte condivise e non condivise, in parte comprese ma non tutte, che ho visto e delle quali ho subito le conseguenze oppure che mi hanno dato vantaggi, che fine ultimo avevano? A ripensarci molte sono state legate a motivazioni economiche, egoistiche o altruistiche, e in qualche caso hanno prodotto effetti all’opposto delle attese. A volte vorrei essere impermeabile ad ogni volontà di azione e non far nulla. Ha poco senso risparmiare se poi nulla può seguirci. E anche puntando a lasciare qualcosa ho visto e vedo cosa succede con la casa che i miei comprarono con tanta fatica e realizzando un loro sogno coltivato tutta la vita. La sola consolazione che ho è che loro, sino alla fine, hanno potuto goderne. Su tutto quanto è avvenuto dopo stendo un velo pietoso. Quello che è avvenuto dopo è dipeso da scelte precedenti che hanno letteralmente ipotecato il futuro. Non ipoteca tradizionale, no, ma sulla vita che sarebbe venuta, come a voler prevenire problemi che, invece, sono arrivati. Ciao Viz. Ancora adesso mi chiedo quale sia la forma migliore di risparmio per il futuro, continuo a pensarci e non trovo alcuna risposta. A volte mi viene il desiderio di lasciar perdere e abbandonare ogni scelta al destino o al caso o a chi, sopra di me e malgrado me, farà succedere le cose.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

giovedì 28 settembre 2023

Il solo modo

Ho chiuso volutamente gli occhi e sono tornato nella zona Barriere/Doro iniziando a camminare in direzione nord est, sulle mura. Sono andato avanti ed indietro nel tempo, sempre in senso orario. E ho fatto incontri. Mi spiace non aver mai concluso con te l’intero tracciato delle mura, compresi i tratti col tempo sostituiti o demoliti. Eppure molte zone le abbiamo viste assieme, compresa quella dove una volta incontrammo il mio relatore della tesi. Fu l’ultima occasione nella quale mi capitò di vederlo. Mi è impossibile raccontare tutto quanto è legato alle mura e mi riguarda, e anche citare ogni persona. Appena mi fermo i ricordi si accavallano e si sovrappongono, i decenni si confondono, molto di quello che vidi da solo o in compagnia col tempo è cambiato. Non ha senso fare un percorso turistico in poche righe, neppure un trattato storico e ancor meno tentare bilanci provvisori. Ho visto e non ho fotografato punti che sono stati demoliti per sempre. Ma che stupidaggine non averlo fatto, non minore di quella di pensare che basti una foto a salvare un luogo, o una persona. È questa la sintesi, in fondo. Basta chiudere gli occhi e lasciarsi andare, è il solo modo. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Scordatelo

Ripeto, scordatelo. Non c’è modo alcuno di prevedere il futuro quindi di operare le scelte migliori in attesa di quello che verrà. Nessun investimento economico è garantito in modo completo. Nessun amore è sicuro che rimarrà tra un anno (sic). Nessun ricordo importante sarà per sempre. Nulla di nulla. Anche chi di mestiere sforna sondaggi a suo dire utili allo scopo naviga un po' in mari sconosciuti. Chi gestisce un’agenzia assicurativa non è in una botte di ferro e non è affidabile se gli chiedi consigli perché probabilmente penserà prima di tutto al suo tornaconto. Potrai aver pensato a mettere in sicurezza il tetto, a far eseguire le verifiche di legge all’ascensore, a fare la revisione all’auto, a evitare quella zona di sera perché mal frequentata ma oltre a questo nessuna sicurezza, e ci sono anche le forature ai pneumatici, esistono anche quelle. La cosa buffa è che mentre tu costruisci qualcun altro tranquillamente, e non per antipatia nei tuoi confronti, sta operando per mandare all’aria i tuoi progetti. Credimi, non esiste vita a impatto zero e non vivi solo tu. Tu sei un anello infinitesimo del tutto, un nodo nel quale convergono e dal quale partono linee di forza che non puoi controllare se non pochissimo. Praticamente conti lo zero virgola, e cosa vuoi che importi al futuro che verrà di te? Dove voglio arrivare? Ma da nessuna parte. Io sono già arrivata, sei tu che ancora hai idee strane in testa.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

mercoledì 27 settembre 2023

Come può una lampadina

Mettiamola in questi termini: l’ideale sembra essere riposare e non far nulla ma cedere alla pigrizia porta a un peggioramento del tono muscolare. In altre parole quello che piace non è detto che faccia bene. Occorre applicare una sorta di ragionamento controintuitivo, agire sempre in modo diverso da come il primo impulso spingerebbe a muoversi. O, per non dire un’assurdità completa, contare sino a 100 prima di rispondere con male parole a qualcuno, leggere ogni piccola frase prima di firmare un documento che sembra perfetto, evitare di lamentarsi della marea contraria e fare alcuni passi per evitarla. E potrei continuare.

In quest’ottica mi sembra che verniciare un muro aiuti a contrastare l’umore nero, che fare una gita aspettando i momenti difficili in arrivo aiuti a sopravvivere e comunque a far vivere meglio gli altri (esperienza personale vissuta a mio beneficio, come sai benissimo), che avvitare una lampadina a basso consumo al posto di una ad incandescenza ancora perfettamente funzionante sia un ottimo antidoto contro il senso d’impotenza. Una lampadina in certi casi è geniale, a suo modo, e ugualmente lo è un interruttore tradizionale che va a sostituire un variatore, pure questo perfettamente funzionante ma a sua volta superato dai tempi. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

martedì 26 settembre 2023

filosofia

Si prendono decisioni con anticipo e poi si aspetta di vederne i risultati. Si raggiungono obiettivi per i quali si lavorava da tempo e si perdono le motivazioni che li hanno fatti realizzare. Una tessera dopo l’altra prende il suo posto sino alla conclusione e poi l’immagine completa viene quasi sempre dimenticata, raramente diventa un oggetto esposto. Si raccolgono ricordi dagli innumerevoli viaggi di una vita intera, alcuni oggettivamente importanti e preziosi e altri semplicemente con un valore sentimentale, poi lentamente si scorda il motivo, si dimenticano le persone perché sparisce chi ne conservava la memoria. E anche le semplici immagini che fanno scattare lampi nella mente si decolorano. A volte molto del lavoro fatto sembra inutile, una goccia nel mare immenso e sempre mutevole che pare avere come fine solo l’inconsapevole autoconservazione. Che memoria ha l’acqua? Eppure, anche senza farsi domande, serve andare. Non è neppure determinante la motivazione ma la sola azione. L’immobilità è morte, quindi è necessario agire per vivere. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

lunedì 25 settembre 2023

Non è come prima, lo confermo

Se per prima voglio intendere quando tu discutevi con me, mi sostenevi o dicevi che avevo sbagliato, litigavi e mi facevi pesare alcune cose, confermo che non è più come prima. Del resto pure io ho fatto ben di peggio nei tuoi confronti, oltre ad aver discusso, averti sostenuto e così via. E non è neppure come quando eravamo più giovani entrambi e, pur tra i problemi, ci interessavamo di viaggi e vacanze, di cinema e teatro, andavamo a trovare relativamente spesso gli amici o i nostri genitori e i parenti lontani. Tutto è mutato da quel tempo. Da un po' qualcuno quasi direttamente mi accusa di volermi deprimere da solo, di essere troppo vicino alla Signora, di pensare insomma giornalmente alla morte e ai cimiteri, e poi ancora alla solitudine e alle malattie. Ed è così effettivamente. La morte è arrivata ed ha portato via quasi tutti i parenti più stretti. L’età che avanza ha seminato solitudine e distacco con chi vedevo un tempo, e le malattie ora sono il tema principale dei discorsi che si fanno, quando ci si sente. Non ho mai cercato amanti o rapporti con donne molto giovani ma posso capire, in questo senso, chi lo fa, e che siano uomini o donne a farlo poco importa. La spinta principale è mantenere il contatto con la giovinezza che lentamente ci lascia. Da giovane non ho mai invidiato i giovani ma ora capisco che ci possa anche stare. E da insegnante ho vampirizzato gli alunni rubando loro quell’energia che, in qualche modo, ero pagato per controllare ed incanalare. Una parte la sottraevo inconsciamente a mio uso e consumo e nessuno lo ha mai notato facendo un bilancio tra entrate ed uscite, troppo grande quell’energia per individuare la differenza che avevo fatta mia. Ecco perché non è più come prima e non sarà possibile tornare indietro. Cosa mi salva ancora? Semplice. Il fatto che resto curioso, che continuo ad avere interessi forse discutibili ma che ci sono, il dovere di rispettare un impegno primario che ci assumemmo assieme e, fondamentale, che mi resta parte della forza che ho vampirizzato a te. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

domenica 24 settembre 2023

Non è come prima

Non è che tutto filasse in modo ideale, non è che fossi migliore o più paziente. Sicuramente ci furono problemi enormi da affrontare e non sempre ne uscimmo vincitori. Il mio carattere insofferente già allora aveva iniziato ad isolarmi e a farmi operare tagli selettivi con le persone, lo ricordo perfettamente. In certi momenti sono stato pessimo, salvo pentirmi a volte meno di mezz’ora dopo. La noia non mancava, le indecisioni, il senso di insoddisfazione non sempre controllato e connaturato nel mio DNA, le cose sbagliate, tante. Non voglio e non posso pensare a un’età dell’oro mai esistita, sarebbe illusorio. Il fatto è che tu sapevi mitigare certi eccessi e ancora adesso mi rendo conto che ne ho approfittato, ho finto che non fosse così, non ho mai avuto l’occasione di ammetterlo completamente, di dirlo ogni volta me ne rendevo conto. Lo so, è inutile, perfettamente inutile, ma devo spiegarlo che era diverso perché c’eri tu. Ci sei ancora perché non ti lascio andare via completamente, ma non è come allora. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

sabato 23 settembre 2023

Alcune opportunità

Credo che una delle possibilità sia quella di sedermi sull’argine ed aspettare che passi il cadavere della mia Paura portato dalla corrente e vederlo sparire verso il sud, verso il mare che lo accoglierà facendolo dimenticare per sempre.

Un’altra è quella di iniziare a camminare a passo svelto, più svelto ancora, e distanziare le immagini che non voglio vedere, senza mai voltarmi indietro e lasciare che parte della mente si azzeri con un atto volontario.

Potrei fare esercizi di meditazione, iscrivermi a corsi che possano aiutarmi in questo, recuperare ciò che in passato ho parzialmente utilizzato ma, in questo caso, ammetto di non crederci molto. Il potere che desidero non è alla mia portata.

Altre vie ci sono, certo, ne sono sicuro, ognuna a suo modo utile e valida, nessuna tuttavia che si offra come soluzione perfetta.

La cosa forse migliore è accettare la realtà soggettiva, rubare dove posso un po' di serenità, magari ad attimi, ad ore. Alcuni alberghi sembra si possano affittare proprio ad ore ma non sono quelli che cerco.

Quindi resto qui, rispetto gli impegni, accetto quello che viene e sopravvivo sino a domani. Ed è già molto. Nessuno potrà mai essere sicuro del domani. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

venerdì 22 settembre 2023

La scelta giusta

Ho visto una faccia scura, un po' mi faceva paura e un po' mi deprimeva. L’ho evitata. Ho ascoltato lamenti per aumenti, per malattie, per incidenti e per la sfortuna che si accanisce. Ho cercato di non ascoltare e di pensare ad altro. Sono andato alla ricerca di qualcosa che ho perduto, non ho ovviamente trovato nulla e, dopo, non sapevo neppure con chi lamentarmi della cosa avendo perduto per sempre chi avrebbe potuto capire. E allora cosa fare visto che il dolore esiste e si muore di malattia, che a volte il nervoso ha il sopravvento, che ci sono incidenti ed aumenti, che la sfortuna si riposa raramente, qual è la scelta giusta? Lo so, conosco già la tua risposta, è così. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

 

Spegnere la luce

Non ha senso tenere accesa la luce quando non c’è nessuno nella stanza. Non è una regola assoluta, ovviamente, e non è uno dei peccati capitali, anzi, potrebbe quasi essere in contrapposizione al secondo. Nel mio caso ho due riflessioni in proposito. La prima è che a mia madre le luci accese davano un senso di sicurezza, era un suo bisogno forse legato agli anni dell'infanzia di povertà e più di una volta ha detto che sarebbe stata al buio a sufficienza una volta morta. La seconda è che ho un bagno cieco e che una piccola luce accesa mi aiuta a superare questo senso di chiusura innaturale, e anche di notte faccio uso di quei punti luce piccoli e dal consumo minimo tipici per le stanze dei bambini. Poi non devo esagerare, ed effettivamente è privo di senso lo spreco di energia per illuminare locali vuoti, quindi serve come in ogni caso una soluzione di compromesso che, alla lunga, diventa abitudine. Un buon aiuto mi viene dalla tecnologia che fa passi enormi in molti campi e riesco così ad avere la stessa qualità e quantità di illuminazione utilizzando lampadine moderne a basso consumo. Poco alla volta pure io, noto dinosauro fossile vivente, mi adatto e muto i comportamenti, prima di estinguermi com’è nel destino comune. Ciao Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana