mercoledì 31 agosto 2022

Colonna sonora

Ogni viaggio, ogni incontro, ogni persona, ogni luogo, ogni momento, praticamente ogni cosa la posso collegare ad una musica, ad una canzone, ad un rumore o ad un suono. È la colonna sonora di una vita intera nella quale non vi sono silenzi. Anche quando ho tentato di procurarmi il silenzio artificiale utilizzando tappi in cera, i migliori in assoluto per smorzare il rumore esterno, mille volte più efficienti di quelli venduti in farmacia e praticamente a costo zero, avendo a disposizione un po' di cera naturale, non ho ottenuto il vero silenzio ma ho solo amplificato il mio battito cardiaco. Nella pace completa della campagna e lontano da ogni fonte umana di rumore ho percepito sempre il ronzio degli insetti, il passaggio del vento sulle foglie e le voci che mi vengono da dento.

La mia colonna sonora non l’ho scelta io, si è andata formando giorno dopo giorno. Per quanto voglia centrarla su una sola persona non ci riesco, mi ritornano fastidiosi anche i falsi amici, gli importuni inopportuni, i momenti che vorrei cancellare.

Ho registrato fisicamente in vari modi diverse colonne sonore. Alcune con i pezzi che ti piacevano le conservo ancora, come conservo ogni nastro, ogni LP, ogni memoria USB e ogni CD.

La nostra comune colonna sonora non si ancora stabilizzata, muta col trascorrere del tempo. E molto più di quella colonna mi interessa la tua voce, che vorrei riascoltare ma, pur avendone il modo, non voglio farlo. Vorrei sentirti ora, non ascoltarti registrata. Ciao Viz.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

martedì 30 agosto 2022

Due calici di Riesling della Mosella

Il luogo adatto l’ho trovato. Non è molto noto in Italia, è un locale nella città vecchia di Magonza. Sembra che qui le guerre non siano mai passate, sembra tutto originale, sembra perfetto. L’insegna fa riferimento ad una locandiera del XVII secolo apprezzata da tutta la nobiltà locale per i suoi arrosti e il buon vino servito alla sua tavola. Il nome mi sfugge ma lo vedrai stasera. Nell’insegna vi sono due calici di vino, cosa non comune nella terra della birra. Ho guardato il menù, non intendo anticiparti nulla ma ti garantisco che non sentirai il bisogno di scegliere una Wiener Schnitzel. Ho deciso che inizieremo con un piatto di antipasti della casa e con due calici di Riesling della Mosella. Si fa così? Non lo so. Noi faremo così, stasera o nella nostra prossima vita. Ciao Viz, se saremo allegri non sarà un problema per nessuno.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

lunedì 29 agosto 2022

Quelle giornate tremende

Ciao Viz, per una volta non mi riferisco alle nostre giornate ma alle mie, quelle vissute nella mia famiglia, quella nella quale sono nato. Alcune giornate furono tremende, cariche di discussioni e di accuse, di cose urlate e di rinfacciamenti, di dolore che non ho avuto il coraggio di contrastare. Sono stato colpevole per non aver tentato di portare pace, ho subito quando avrei e forse potuto fare qualcosa per evitare. Sono cresciuto e all’inizio mi sembrava tutto normale, che ogni famiglia avesse al suo interno questo tipo di dialettica sopra le righe. Probabilmente mi sbagliavo. Ho visto in seguito famiglie più tranquille, anche più numerose ma più unite. Se dovessi elencare la sequenza di errori fatti, di cattiverie, di invidie e di incomprensioni probabilmente avrei materia per farci un romanzo, ma non so scrivere romanzi, so soltanto ricordare un po', rimpiangere quello che avrei potuto fare per dare sollievo. Eppure ho avuto tanto, non solo dolore. Sono stato segnato nel bene e nel male, e se penso ad alcuni miei enormi limiti non so neppure se posso imputarli all’educazione avuta da bambino. Probabilmente certe mie deviazioni sbagliate sono casuali, legate a esperienze rimosse. Altri miei atteggiamenti derivano invece certamente dal carattere di mia nonna e mio nonno, di mia madre e mio padre, trasmessi per vicinanza ed esempio, per vicinanza fisica. Quelle giornate tremende sono ormai finite e per fortuna non vi furono solo quelle. Ora i miei stanno assieme spero finalmente in pace, ognuno di loro se lo merita, ognuno di loro si merita il mio amore anche se non ho mai saputo dimostrarlo, a nessuno. Dirlo serve a poco ma devo dirlo. Serve a loro, serve a me.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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