lunedì 8 luglio 2024

Mi parli ancora

In quest’estate strana con giornate di pioggia e temporali più frequenti del solito sento meno l’assenza del mare. Per lunghissimi anni il mare è stata prima una delle mie mete d’elezione, e poi la nostra. Senza alcuni giorni al mare sembrava quasi che non fosse estate, le vacanze balneari erano sottintese. Da molti anni non è più così. Alcuni luoghi mi mancano, ma non troppo. Soffrirei a vederli cambiati, solitamente in peggio. Meno spiaggia libera, maggior presenza di attività organizzate e invasive, sempre minor capacità personale di adattamento alla confusione tipica dei luoghi troppo affollati. Divento insofferente ogni anno che passa. Seleziono gli interessi, rinuncio a molte mete perché da solo sarei ridicolo e mi sentirei fuori posto, ricorderei quello che eravamo e mi calerebbe la rabbia per non poter far nulla per modificare i fatti. Dovrei evitare di lamentarmi, la mia è una condizione condivisa, naturale per tantissime persone. Tre giorni fa con tua cugina se ne parlava e mi confessava che lei spera le venga risparmiato il dolore della perdita delle sorelle, vorrebbe essere lei la prima delle tre ad andarsene. Nulla di nuovo insomma, e io non so cosa augurarle. Per fortuna non è in mio potere prendere una decisione simile, la lascio alla Signora, e del resto non ci sono alternative. Tu mi parli ancora, potrei dire, parafrasando un film che ho visto non troppo tempo fa. Non lo fai con parole che arrivano alle orecchie ma parli. O magari è solo un mio sogno consolatorio. Ciao, Viz.

                                                                                                 Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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