Non so dire esattamente se quanto intendo, definendo e spiegando
il titolo come tra un po' farò, sia corretto e se si mantenga nel tempo. Posso
dire con certezza che è soggettivo, e questo mi basta. Quando ho pensato a
questi ipotetici viaggi invisibili la prima volta volevo coinvolgerti,
obbligarti da dove non sei a tornare e venire a visitare una città già vista
assieme o un luogo mai visto. Un artificio per trattenerti, in definitiva, poco
letterario visto che non sono uno scrittore ma molto emotivo. Adesso inizio
però ad applicare quest’idea al sottoscritto. Comincio a capire che non vedrò
mai ogni luogo meritevole di essere visto, e che quando qualcuno stila un
elenco dei 100 luoghi da vedere prima di morire devo ammettere che almeno il
90-95% di questi, ad essere ottimista, non li raggiungerò mai. Non sono il solo
in questa situazione, anche se moltissimi hanno viaggiato e viaggiano più di
me, magari anche con meno denaro in tasca perché viaggiare è un bisogno molto
forte per alcuni, capace di superare le difficoltà materiali. A volte mi basta
consultare una guida turistica, ne possiedo tante, per muovermi pur restando
fermo. E allora mi ritrovo a vedere un castello, una chiesa moderna o romanica,
un palazzo cinquecentesco e arrivo non solo in quel luogo, in quella cittadina,
ma anche in quel tempo. Si tratta di consolazione compensativa? È possibile.
Esattamente come è naturale, andando avanti con gli anni, perdere certe
capacità fisiche un tempo date per scontate. Eccoli allora i miei viaggi
invisibili di oggi. Questo non toglie però che, seppure con la mia richiesta
meno insistente, la tua presenza sia molto gradita. Ciao Viz.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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