domenica 31 dicembre 2023

Un anno nuovo

Un anno tutto nuovo, ancora vuoto e da riempire di bellezza. So che la bellezza non è per sempre, non m’illudo, dura di più il suo ricordo. E poi anche un anno non dura all’infinito, non può contenere tutta la bellezza del mondo. Mi accontento di cose belle sinché durano. E dopo mi terrò stretto il ricordo. Una festa, un viaggio, una casa nuova, un’amicizia, un figlio, un amore, un’auto, un gioiello, una canzone, una telefonata, un’attesa, un arrivo o un ritorno. Ogni cosa va bene, vissuta o ancora da vivere. Un anno nuovo da riempire e che, in parte, ha già molti spazi e tempi prenotati. Per la bellezza sono però sempre pronto a far posto. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Altri tempi

Per molti anni ho attribuito alla notte di Capodanno un valore che, forse, non merita. Si tratta di un momento simbolico, come se in questa notte venissero evidenziati i successi e gli insuccessi, diventassero palesi la solitudine o il senso di appartenenza. Per anni ho rifiutato di scontrarmi con alcune mie paure o con vecchi sensi di inferiorità, sono semplicemente fuggito, aspettando che passasse. Poi sono venuti altri anni, molto più tranquilli, nei quali conservavo il valore simbolico ma mi sentivo appagato, cioè potevo condividere. Egoisticamente parlando, perché di questo si tratta, ho attraversato diverse fasi e in quella più importante ci sei stata tu. La serata che mi aspetta devo vedermela saggiamente e giocare le mie carte con attenzione. Devo farti posto, e lasciare che chi conosci bene trascorra al meglio alcune ore. Il resto non conta molto. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

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sabato 30 dicembre 2023

Silenzio

Taci e non dir nulla.

Osserva e non esprimere giudizi o commenti.

Davvero credi che la tua opinione conti così tanto da doverla comunicare?

Come li chiamano adesso quelli che hanno inventato la professione di influenzatori, sì, hai capito, quelli, anche se a me fanno venire in mente gli untori.

Sono tanti coloro che per denaro tentano di farti credere di tutto: che si può vivere bene con niente, che se compri quell’oggetto poi sarai felice, che se entri in quel locale farai beneficenza, che se cambi gestore risparmierai, che se li voti la società sarà più giusta e tu ne avrai beneficio, che se studi capirai, che qualcosa è per sempre…

Meglio tacere, credo. Raccogliere i pensieri, metterli in ordine, catalogarli per genere e umore, scartare quelli più neri e buttarli nell’indifferenziata, conservare gli altri in contenitori stagni in modo che non subiscano modifiche col passare del tempo. Se qualche parola tenta di sfuggire usare immediatamente il retino apposito per riacciuffarla e metterla a posto.

Ecco la sintesi di oggi.

Mi chiedi se io per primo osservo queste indicazioni, queste perle? Ma quando mai. Sai com’ero, come sono e probabilmente come resterò. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

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venerdì 29 dicembre 2023

Quello che importa

Non è necessario avere sempre novità da comunicare, cose nuove da dire, esperienze da condividere.  Non serve avere ricordi da far tornare alla mente, non è obbligatorio nulla di preciso. Credo serva solo dire qualcosa, mantenere il dialogo, magari lasciare un sorriso, far capire che non si è dimenticato. Quello che importa è pensarti, non interrompere il dialogo e sorridere. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

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giovedì 28 dicembre 2023

Tra perdere e vincere

Vincere è sicuramente bello, in ogni occasione e situazione, con tutti, anche semplicemente spuntarla in una discussione. Bello ma logorante, stancante per gli altri che alla fine non sopportano più la faccenda. Oltretutto si può arrivare all’ansia da prestazione, al bisogno di ottenere sempre un certo risultato, e il bisogno di vincere sempre diventa una droga pericolosa come altre dipendenze. Ma anche essere continuamente sconfitti non fa bene, e in questo caso non serve entrare in tante spiegazioni, il concetto è intuitivo. Credo che la cosa migliore sempre e per tutti sia non vincere sempre e neppure perdere sempre, il giusto equilibrio, avere e lasciare anche agli altri. Trasformare l’io in noi è il primo passo di un cammino in questa direzione, e più il noi è allargato meglio è. In tempo di bilanci di fine anno, di un anno terribile come altri recenti, mi rifugio in quello che in passato ho avuto e ho dato. Probabilmente non ho mai dato abbastanza, ma adesso è tardi per poter riparare. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

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mercoledì 27 dicembre 2023

La festa sospesa

C’è sempre un modo di vedere con ottimismo. Non è necessario indossare occhiali particolari, questa cosa è legata ad una canzone, è poetica, ma non mi risulta realizzabile. Non serve neanche il pensiero laterale, anche se magari può aiutare e male non fa. Pensavo in realtà al restare dietro le quinte e, malgrado questo, prevedere che qualcosa succederà pur restandone esclusi. Non è possibile essere presenti in ogni occasione, lo so bene anche se poi casco in tranelli logici dai quali non so uscire. Tu ci sei e non ci sei, ho detto tutto su questo e non aggiungo nulla, ne parlo da troppo tempo perché non sia evidente. Accettando di non essere presente perché non è previsto sono tuttavia in grado, almeno un po', di predisporre qualcosa perché un momento di festa possa riuscire meglio. Sono bravo in questo, lo sai, è una dote nella quale non serve che finga modestia. Non sono sempre in vena o disponibile ma quando mi viene il desiderio, l’ispirazione o il suggerimento, allora so preparare quello che serve. Diciamo che la vedo come una festa sospesa, un po' come pagare per qualcuno che verrà dopo, e non potrebbe permetterselo, un caffè al bar. L’idea è questa. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

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martedì 26 dicembre 2023

Piccola storia di un cassetto e delle calze che ci stanno

Da molti anni sono solito comprare le calze non un paio alla volta, ma diverse assieme, e quasi sempre, in quell'occasione, della stessa tipologia e colore. Così le mie calze non sono tutte uguali tra loro, non l’identico colore ad esempio, ma alcune sì. Succede poi che, indossandole, lentamente si consumino e che quindi ogni tanto una di queste sia talmente lisa o bucata da finire nell’indifferenziata. La compagna così rimane sola, e io non me la sento di buttarla. La metto tra le altre calze spaiate, non tante ma sufficienti da consolare e non far sentire sola chi ha perduto l’altra del paio. E poi succede, è naturale, che un’altra calza che intanto ho continuato a indossare arrivi alla fine e pure lei vada nell’indifferenziata lasciando per sempre la sua compagna. A questo punto, qualche volta, avviene una magia. Tra tutte le calze scompagnate ne trovo una che aspettava quel momento e, immagino con soddisfazione, ritorna a far parte di un paio e può riprendere ad accompagnarmi quando esco a far due passi. Sa di non essere una calza nuova, so che lo sa. Sa che non l’aspetta una vita lunghissima ancora, ma intanto è tornata, e questo è quello che conta. Cosa possa significare tutto questo non lo so, in fondo si tratta solo del racconto di quanto avviene in un cassetto, inutile pensare che possa sottintendere altro. Intanto un altro Natale è passato. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

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lunedì 25 dicembre 2023

L’ottavo

Scriverlo, dirlo o anche solo pensarlo non mi piace, ma è l’ottavo. Questo succede a chi resta: si conta e, talvolta, si cerca di mettere in ordine secondo quanto la memoria restituisce. Si deve fare ma si dovrebbe evitare, non so quale sarebbe la cosa giusta. C’è una costante contraddizione in ogni singola idea legata a tutto questo. Mi comporto come se tu ci fossi e non ci sei, ma mi comporto anche come se tu non ci fossi, e ci sei. Un’informazione nuova non aiuta a chiarire più di prima, ma in ogni caso non è la chiarezza ormai che cerco, a quella ho rinunciato e vivo in parte come viene o dandomi da fare per cose non tutte necessarie. Creo abitudini che resteranno per un po'. Non sarebbe esatto dirlo così perché queste ripetizioni si presentano naturalmente e generano assuefazione, non sono frutto di iniziative particolari o scelte del tutto libere e tantomeno creative. Ecco un altro Natale. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

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domenica 24 dicembre 2023

Abbiamo parlato di te

Capita, ieri è successo. Sono giorni nei quali è normale sentire chi è lontano, col telefono. Ed è facile ritornare indietro nel tempo, ricordando episodi di molti anni fa. Si parla di quello che si è fatto assieme, di incontri con altre persone che abbiamo tra le nostre conoscenze o parenti in comune. Ritornano anche molti di quelli che stavano con noi ed ora non ci sono più. Ritornano a volte con nuovi particolari che ci erano sfuggiti o dei quali non eravamo a conoscenza. Che peccato non esserci stati, in quei momenti. So benissimo di essermi perso attimi fondamentali a volte per colpa mia o semplicemente per un caso, ma non avrei mai potuto essere presente prima di un certo momento, lo capisci bene. Quello che tu hai vissuto prima me lo hai in parte raccontato, le cose più importanti magari, ma tutto no, quello è impossibile per chiunque. E così di tanto in tanto qualche piccolo tassello va a completare un vuoto in un racconto, si inserisce e trova il suo posto. Sembra sia avvenuto da poco. Ora attendo un altro Natale. Ciao Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

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sabato 23 dicembre 2023

Impossibile restare fermi

Da un punto di vista fisico restare immobili è praticamente irrealizzabile. Lo si può fare solo limitatamente e rispetto a un unico sistema di riferimento. Anche in quel caso non è facile, si riesce a non muovere alcun muscolo ad esempio? Manco morti, è la risposta corretta, perché qualcuno provvederà a spostarci rispettando o meno le nostre volontà. Inutile spiegare poi che la Terra gira attorno al proprio asse, ruota attorno al Sole, si sposta con lui nella Via Lattea e questa a sua volta non è propriamente immobile. Ma è la mente, ancor prima del corpo, a non trovare un punto fermo dove dormire e ammirare nel suo sonno l’Immobile. Immobile con la iniziale maiuscola, da non confondere con un edificio soggetto a tasse e, guarda la coincidenza, a terremoti. Nel tempo ritrovo pensieri, rimpiango presenze, rivedo luoghi scomparsi, e parlare con un amico che condivise con me anni importanti non fa che confermare che non so restare fermo e non posso farlo. Devo continuare il percorso iniziato assieme a te, trattenerti con questa scusa e tentare di realizzare quello al quale tenevi, o almeno fare qualcosa in questo senso. È in arrivo un altro Natale, ora li conto partendo da un anno zero, ma confermo anche che è meglio se mi fermo qui, Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

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venerdì 22 dicembre 2023

C’era una volta

C’era una volta, qui, una terra felice dove sembrava di essere sempre in vacanza anche quando si andava al lavoro. L’assenza del mare era compensata da alcuni grandi laghi e da montagne che, in inverno, s’imbiancavano di neve. Raccontano che fosse stata molto povera, che popolazioni di lingue diverse se la contendessero come se appartenesse solo a loro. E raccontano di tanti morti, per fame e guerra, ma questo deve essere vero se si entra nei cimiteri e si leggono le scritte incise sulle lapidi. C’era una volta e, ovviamente, quella terra c’è ancora. Non saprei dire ora se sia felice, se la felicità di un tempo sia stata solo una situazione personale tale nel ricordo e non nella realtà. Tante cose non so più. Vedo le montagne meno imbiancate dalla neve, colgo entusiasmi e paure di chi vive bene e di chi invece trova sempre nuove difficoltà. E io? Io ricordo e osservo. Il presente non lo so definire se non ho il tempo di capirlo prima, ma dopo è tardi per dirlo presente. Meglio se mi fermo qui, Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

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giovedì 21 dicembre 2023

l'incredibile

E ora qualcosa di completamente nuovo, mai visto prima, mai descritto né immaginato. L’essenza dell’assolutamente impossibile sino ad una frazione di tempo subito precedente. Ciò che non esisteva e, forse, non esisterà mai più. lo vedi? Se lo vedi taci e non dir nulla, si rovinerebbe la sua magia, perderebbe il suo valore senza stima. È personale, non ama la ressa e la condivisione, non appartiene alla tradizione, e anche accennare alla semplice sua esistenza lo esporrebbe a un rischio che lo potrebbe svalutare. Niente Tangram, nessuna aurora australe o boreale, nessun viaggio reale o invisibile, nessuna grande festa con amici perduti o lontani, niente rimpianti per un tavolo con i segni delle unghie dei gatti e per i profumi di cucina, non si tratta di piccole o grandi luci, non si toglie da nessuna scatola, è semplice ed incredibile. Tanto incredibile che mi fermo qui, Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

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mercoledì 20 dicembre 2023

Firenze

A Firenze, come altrove, uscire la sera di Capodanno non è cosa da prendere alla leggera. Occorre valutare, prenotare, informarsi, e accettare anche di arrangiarsi per superare gli immancabili imprevisti. Di giorno, fatte salve le chiusure particolari legate al periodo festivo, le cose possono anche funzionare. Quella sera unica all’anno invece no. Andammo senza prenotazione in un locale senza pretese che faceva anche servizio pizzeria. Ci accolsero con l’ordine tassativo di lasciare libero il tavolo alle ventuno. Meglio di niente, visto che fuori era gelido. E poi andammo in una sala cinematografica, quella non aveva bisogno di essere prenotata, a quei tempi. Non ricordo quale film vedemmo. Oggi non so cosa succederebbe. Tutto cambia. Tu sei partita prima del previsto. Io resto a comportarmi da pirla come sempre. Ciao, Viz. Un sorriso. Sempre un sorriso.

                                                                                                            Silvano C.©

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