mercoledì 16 luglio 2014

È distratto, è ladro (forse), ma è noto (per fortuna)


Entra nel grosso negozio ed aspetta il suo turno guardandosi intorno con aria interessata.  Videocamere, fotocamere, televisori, sistemi di registrazione vocale, cavetti per ogni collegamento, schermi e consolle, cavalletti e schermi mobili; tutto lo incuriosisce perchè un po’ si diletta con piccole riprese, anche se non ha tempo per fare cose più serie in quel campo.
Giocherella con qualche oggetto e finalmente, quando la titolare si dedica a lui, spiega rapidamente che ha bisogno di un preventivo per alcuni strumenti e che ripasserà tra alcuni giorni per ritirarlo, senza alcuna fretta.
Esce tranquillo, non è tardi, e quindi arriva a scuola con un buon anticipo, ed ha tempo di prendersi un caffè al distributore automatico prima di andare dalle classi che vedrà in mattinata. Mette le mani in tasca al giaccone, si ritrova un enorme mazzo di chiavi e lo guarda stupito. Prende il caffè poi si reca in bidelleria, dove si era fermato pochi secondi prima a salutare, per restituirlo, convinto di averlo preso dal tavolo dove i bidelli appoggiano i loro mazzi di chiavi con le quali possono entrare in quasi tutti gli ambienti dell’edificio, a parte quelli soggetti a particolari misure di sicurezza.
Il bidello gli dice che non sono sue, quelle chiavi, ma che chiederà ai colleghi, e così lui saluta e sale le scale, dimenticando l’episodio.

Alla fine della mattinata, quando ormai quasi tutti i ragazzi sono andato via, a parte quelli impegnati nelle attività pomeridiane, lui ripassa davanti alla bidelleria e viene chiamato da una bidella con la quale scambia spesso qualche battuta. Quello che lei gli racconta è tra il tragico ed il comico, e lo lascia senza parole.
Lui, durante la visita nel negozio di elettronica e strumenti audio-video, ha preso senza pensarci un mazzo di chiavi dal bancone per giocarci, nell’attesa. Nessuno evidentemente ha notato sul momento il suo gesto. Quando poi ha potuto parlare con la titolare, lo ha messo in tasca pensando ad altro e dimenticandolo. Infine se ne è venuto via.
Poco dopo per aprire le vetrinette dell’esposizione un commesso del negozio ha cercato le chiavi, non le ha trovate, ha chiesto in giro, erano sparite, dove saranno, panico, qui qualcuno sta organizzando un furto, avvisiamo qualcuno? Che si fa?  Uno dei dipendenti però si ricorda di lui che stava vicino al bancone, poche ore prima, anche meno. Lo conosce di vista, sa che insegna in quella scuola, neppure troppo lontana…

Tutto bene quel che finisce bene, quindi, e quando ogni cosa ritrova il suo posto.


                                                                                 Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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