È
una strana sensazione quella che si prova a mettere nel tritacarte pezzi della
propria vita…di ore ed ore di lavoro, di documentazione di quanto si è svolto,
di ricordi delle persone che erano vicine, di fatiche e anche di grane, perché quelle
non mancano mai.
Mi
sono sentito smaterializzato prima del tempo, confesso, anche se in realtà
avrei dovuto dedicarmi molto prima a questa operazione che ho sempre rimandato perché
non c’era alcuna urgenza di farlo. Sino ad ora.
Ora,
per non morire sommerso dagli oggetti che si sono accumulati (per cause
indipendenti dalla mia volontà) ho dovuto iniziare ad eliminare le cose ormai
inutili. E tra queste le vecchie carte sono le prime.
Molto
di quello che ho passato nel distruggi-documenti casalingo lo possiedo in forma
digitale, e quindi in realtà non ho cancellato la memoria. Altre cose invece
sono state distrutte per sempre, e resteranno solo nel mio ricordo, per un po’,
infine spariranno, come è giusto, anche da lì, per lasciare spazio ad altro.
In
questo lavoro ho trovato anche le tracce di momenti leggeri, per fortuna
moltissimi, come ad esempio la frase che trascrivo sotto da tradurre in inglese
(tu traducila e poi prova a pronunciarla ad alta voce):
“Tre streghe svedesi
transessuali guardano i cinturini di tre orologi “Swatch” svizzeri. Quale strega
svedese transessuale guarda quale cinturino di quale orologio “Swatch”
svizzero?”
È
uno scioglilingua che girava in rete circa otto anni fa, probabilmente il tempo
al quale risale il foglio A4 che mi è capitato in mano riordinando.
E
alla fine non posso lamentarmi, quindi, e dopo tutta questa polvere smossa mi
ritroverò in uno spazio più vivibile, senza aver rinunciato a nulla.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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