domenica 27 luglio 2014

#Brustlina 24


Non parlarmi di stangata se si applica finalmente il buon senso.
Bisogna dare una regolata alla rendita catastale, in modo che tutti gli italiani abbiano anche per il fisco ogni loro immobile stimato al reale valore di mercato, cioè quello, per intenderci, al quale compriamo o vendiamo effettivamente i nostri appartamenti o le nostre abitazioni.
Le cose poi cambieranno con le tasse?  Lo spero proprio, in modo da far scendere le imposte per quelle di valore medio o basso ma considerate più pregiate secondo il vecchio catasto e far salire invece la pressione sugli immobili finto popolare ma situati in centri storici e con finiture di pregio.
Alla revisione della rendita catastale deve seguire, per logica, un riconteggio delle aliquote impositive che considerino tutti gli immobili posseduti dalle persone fisiche o giuridiche e le effettive capacità contributive in base al reddito, per avere finalmente una vera giustizia in questo campo.
Ovviamente rimane il problema mostruoso dell’evasione fiscale, ma questo è già un altro discorso, e spero che tu non sia un evasore.

                                                                                      Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

2 commenti:

  1. Troppo appetibile questa #Brustlina 24, non latito e provo a fare la mia analisi. Inizi il con la congiunzione semplice 'se', condizionale, a condizione che si applichi il buonsenso. Il sistema catastale italiano ha origine indietro nel tempo, risale all'impero austro-ungarico ed è perfetto, dopo una semplice spiegazione chiunque può capirne il meccanismo.Ma il problema vero è il valore degli immobili, quel valore che chiamiamo Rendita Catastale, Nel 1992 nasce l'ISI tassa una tantum che si trasformerà in ICI tassa che dopo 20anni varietà in IMU e Tasi. Ora chi aveva legiferato il regolamento in quegli anni aveva ben valutato il valore di detta rendita,per gli addetti ai lavori era chiara e corretta, ma si sà, fatta la legge trovato l'inganno. I tecnici, negli anni a venire, riuscirono a registrare catastalmente immobili in categorie inferiori, così che case identiche abbiamo ora RC differenti o come dici tu immobili con valore esattamente opposti al reale.Allora io mi chiedo 1- possibile fare che questo meccanismo ora avariato sia per sempre depennato? 2-in un periodo di crisi tanto intenso può esserci la serenità di legiferare un nuovo metodo di classificazione di rendita senza che enti locali o nazionali vedano una nuova possibilità di balzello?
    Io auspico una riforma del catasto da tempo, ma preferirei nascesse in un momento più sereno, una riforma che valuti ogni aspetto anche l'uso che enti locali o nazionali faranno poi nel tempo a venire di questa nuova Rendita Catastale, deve essere figlia di un clima più solidale.
    ti ringrazio per lo spazio e la pazienza alla lettura.
    Narcisa

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    1. condivido praticamente ogni parola, anche i dubbi sull'opportunità di aspettare momenti migliori (che però non so immaginare quando potrebbero venire). per il resto hai chiarito pure a me i termini della faccenda. quindi il commento completa a tutti gli effetti il post. aggiungo solo che in Trentino abbiamo un Catasto diverso da quello presente in Emilia-Romagna e nel resto dell'talia http://www.regione.taa.it/museo/sistema_tavolare_it.htm ... Silvano

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