sabato 8 agosto 2020

telo dico e telo ripeto

Telo dico e telo ripeto

Questo indovinello me lo faceva già mio padre

Non è un indovinello, sei tu che capisci sino ad un certo punto e non ti riesce di andare oltre

Allora sentiamo cosa mi stai dicendo e ripetendo?

Ti faccio sette domande, per iniziare:

Sopra?

Sotto?

Avanti?

Indietro?

Destra?

Sinistra?

Quando?

Va bene, ed io cosa dovrei rispondere? E se è sopra può anche essere sotto? Mi sembra una contraddizione, o è sopra o è sotto.

Vedi che sei limitato e non hai fantasia?

Tu poi stare all’ombra sotto l’albero ma seduto sopra il sasso.

Va bene, ma dove vuoi arrivare?

A tentare di farti capire che, per quanto tu cerchi, non troverai mai. Puoi descrivere, immaginare, pensare all’orizzonte, ma non potrai mai raggiungerlo, ti è chiaro?

Non dirmi ovvietà banali, perdiamo tempo entrambi.

Io il mio tempo lo uso come preferisco, esattamente come uso l’acqua, che non perdo mai. Nessuno può perdere l’acqua, che scorre, ha i suoi cicli, si sporca magari, o si mescola al sale, poi evapora e torna a terra dalle nubi. Tu l’acqua puoi berla o no, ma quella scorre in ogni caso, non la puoi risparmiare, esattamente come il tempo. Il regalo più importante del tempo è di poterlo usare, per il resto il tempo scorre, anche quando dormi, e pure se muori.

Appunto. E allora, una volta morto, il tempo non mi servirà a nulla.

Tu insisti a non capire, io però di domande ne avevo elencate sette, ricordi?

 

            Ciao, Viz. Questo dialogo te lo dovevo raccontare.

 

 

                                                                                               Silvano C.©  

        (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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