“cos’altro è l’amore, se non memoria?”
Robert Nathan
"Cos’è l’amore" potrebbe avere un punto di domanda, e sarebbe più corretto, o non averlo, ed essere, per così dire, assertivo.
Ma definire l’amore lo lascio ad altri, e tutti, nessuno escluso, saranno puntualmente smentiti immediatamente o col passare del tempo. Non mi sento di essere affermativo. È un tema filosofico, e la filosofia vive della continua rivisitazione, rilettura e parziale o completa negazione delle affermazioni precedenti, quindi si comporta per questo aspetto come la scienza, che non esclude mai una possibile e futura nuova provvisoria verità.
Non mi interessa poi la teologia, che si rifà a rivelazioni non discutibili. Mi fa però un po' sorridere che pure le verità rivelate abbiano sempre e comunque bisogno di interpretazioni autentiche, e lì, decisamente, si può cadere nel ridicolo-tragico, ma preferisco sorvolare sul tema.
Recentissimamente ho letto che l’amore altro non è se non memoria, e la cosa, pur con i suoi limiti, mi piace ed affascina. Mi offre risposte a domande che pongo da tempo a tante persone, in modo diretto ed indiretto, e non ottengo mai la stessa risposta, ovviamente.
La mia domanda in realtà si rifà alla necessità di mantenere la memoria, che io intendo come mantenere viva la presenza. E leggere che per qualcuno la memoria è amore mi piace. Ti ho mai amata? Ti amo? Ti amero? Ti ho detto ti amo convinto completamente di questo? Non so rispondere. So che tu sorridi soddisfatta, e la cosa in fondo non mi dispiace. Certamente vorrei non scordarti mai, e sentire la tua voce, magari solo al telefono, o in un sogno notturno, o come qualcuno che mi parla alle spalle mentre cammino. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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