domenica 2 agosto 2020

Iris

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 C’è un vecchio albergo abbandonato, dietro il monte, che ha un giardino con aiuole ancora ordinate e solo un po' inselvatichite da alcune infestanti. Non ci sono cartelli né recinzioni ma si capisce che è proprietà privata, lasciata da poco e senza particolari segni di degrado.

Ci si passa accanto senza quasi notarlo se si va in auto, perché si mimetizza bene con le altre costruzioni della zona e sembra che sia lì da sempre, pare di avvertire ancora la presenza degli ultimi ospiti, forse una famiglia di bavaresi o di olandesi. Io l’ho scoperto solo girando in bicicletta, perché per me è tutto nuovo qui dove viviamo.

Oggi andiamo lì, e ti raccoglierò qualche fiore di iris, perché sono belli. Facendolo farò attenzione a non danneggiare nulla ed il mio piccolo furto nessuno lo noterà. I fiori sono tantissimi, persino troppo fitti, quasi tutti con colorazione tra il giallo ed il bianco.

È un peccato che l’albergo sia in quelle condizioni, ma queste cose succedono, noi non possiamo che prenderne atto.

Poi torneremo a casa nostra, sull’altro lato del monte, e tu disporrai i fiori in un vaso, un vaso che ancora non abbiamo comprato.

Torneremo in quella casa che in realtà ora è quasi diroccata e lasciata da anni anche dagli ultimi proprietari. Una lite familiare ha portato sfortuna e morte a quei luoghi. Ma noi intanto siamo andati via, la nostra scelta ci ha chiamati altrove. La sfortuna e la morte che si sono accanite su quelle mura fanno parte della stupidità e della cattiveria umane e in alcuni casi non possiamo che prenderne atto.

Di recente sono passato varie volte su quella strada, molto è cambiato, quell’albergo è tornato alla vita e quasi non si riconosce più. Credo abbiano tolto quelle belle aiuole con gli iris, ed è un peccato. Anche i luoghi dove vivemmo sono diversi, fa parte del gioco.

Non è un gioco però il nostro viaggio di oggi, per nulla. Tu verrai con me e riproveremo quelle emozioni, e se gli altri non capiranno fa nulla. Sono troppe le cose che non si capiscono finché non si vivono, e dopo non sarà necessario spiegare nulla, giusto? Ciao,Viz.

 

                                                                                               Silvano C.©   


        (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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