mercoledì 26 agosto 2020

London

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Serve il cambio, serve il passaporto, serve il tempo adatto, serve ciò che non ho.

Il nostro viaggio a Londra. Curiosare nelle vie turistiche, cercare un posto adatto per mangiare, non troppo costoso ma neppure squallido o poco invitante. Guardare chi passa per strada, cercare di capire chi sono gli italiani in giro, ed evitarli. Scansare ogni pizzeria o ristorante che serva spaghetti e tutte le gelaterie con il tricolore nell’insegna. Se siamo a Londra non cerchiamo Roma, o chi parla napoletano o il risotto alla milanese.

Serve il tuo commento su quell’oggetto in vetrina, e capire se può andare come regalo, o per noi.

Mi sembra di essere Salgari, che parlo della tigre senza conoscerla, e come lui costretto a scrivere. Non dai contratti però, da altro.

La stanza in quella pensione non è il massimo, ed è pure lontana dal centro ma vicina alla fermata della metro. La guida in tasca serve poco, meglio una cartina, evitando le applicazioni intelligenti sul telefono che, devo ammettere, prima o poi dovrò accettare, ma non ancora per Londra.

Mi incuriosiva, e il viaggio in traghetto è stato piacevole, anche se pare sia sempre meno utilizzato. Meno di due ore, e tempi lunghi solo per le pratiche al porto. Manica tranquilla, e vento freddo. Mi mancava un viaggio così, grazie Viz.  

Mi manca e mi mancherà. E più del viaggio, che chissenefrega, è altro che…

                                                                                               Silvano C.©   


        (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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