sabato 21 marzo 2015

RACCONTI LUNGHI: Tacco 12 da Aldebaran


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ3ZiwU4qYVDKD35_a5hfSyBQruBchy8I6ibcPqZO6aoMjau2t87KQ4eDdP2uI6KEN3d4daur8_TJI3oLpJIagbnbYS3dJO0xGbcg700Xx5sTwtZEMCN3XPSDJCEiYWtV8JoqzlNROHg/s1600/25+TACCO+NERO+negativo+(2).jpg

“Quindi dobbiamo intervenire?”
L' assistente lo guardava con aria molto preoccupata, lo schermo animato dalle forme dell'ultimo artista di grido, che a dire il vero era piuttosto bravo, rimandava forme e colori di grande bellezza e per il suo popolo la bellezza era un valore primario.

Non si ricordava il nome però, ma in questo momento aveva ben altro per la testa, la situazione era piuttosto grave, un' intervento diretto in questa fase era davvero un fatto eccezionale.

“Non ci sono alternative, questi da soli non capiscono, non possiamo fare altro, è arrivato l'ok definitivo dal consiglio”?

“Eccolo Signore, lo proietto sullo schermo?”

“Non serve”.

“Sono preoccupato Signore è una cosa mai accaduta”

“Per questo hanno mandato me, Cassio, quello delle missioni impossibili...”

“In effetti le sue soluzioni sono sempre piuttosto ardite..”

“Di pure ai limiti della legalità o direttamente folli, ma funzionano,  per questo mi danno solo i casi peggiori e mi perdonano i miei metodi creativi..”

“In effetti lei ha diversi nemici nel consiglio..”
“Lo so e se sbaglio questa, dovrò tornare ai miei studi di antropologia, non che la cosa mi dispiaccia, a dire il vero...”

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