Anche i taxi, privati, svolgono un servizio pubblico. È
ingiusto che chi ne fa uso sia sottoposto a doppia gabella. Come cittadino paga
per i servizi di trasporto pubblico locale, autobus e metropolitana, e poi deve
sostenere anche la spesa della corsa in taxi.
Deve ricevere uno sconto fiscale, adeguato all’impegno
economico del doversi pagare il taxi.
Stessa logica, ovviamente, per i motoscafi-taxi e i
vaporetti a Venezia. Non bisogna discriminare gli amici della laguna.
Io azzarderei anche un contributo per tutti coloro che hanno
un’auto privata ed abitano in zone non raggiunte da trasporti pubblici di
linea. Non è giusto discriminare neppure loro.
Ovviamente, ed è evidente la motivazione, anche chi frequenta le scuole paritarie,
private e confessionali, che però svolgono un servizio pubblico, deve ricevere
un bonus, uno sconto fiscale.
Una logica semplice, vero? Peccato sia del tutto sbagliata.
Trova gli errori.
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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