Partiva ogni mattina da Borgo Scoline e, pedalando su via
Ladino, raggiungeva in bicicletta la scuola elementare di Porotto dove
insegnava, e questo anche in inverno, con neve, ghiaccio, pioggia o vento. Ma
non era mica un eroe. Allora era normale. Tutti o quasi andavano solo in
bicicletta. I mezzi pubblici univano alla città i paesi più grossi, non certo
le frazioni sperdute come quelle poche case in croce lontane poco più di due
chilometri dalla scuola.
Con sé aveva sempre una borsa di pelle, che agganciava al
manubrio della bicicletta, e dentro ci teneva sia il materiale che doveva usare
a scuola sia alcuni dei suoi quaderni di appunti con i quali, nel pomeriggio,
si recava alla Biblioteca Ariostea o al Museo Diocesano, e si dedicava a
ricerche su antichi testi o su vecchie epigrafi.
Non era sposato, viveva con la sorella, non gli interessava
la carriera politica, e dedicava tutto il suo tempo alla scuola ed alle sue
ricerche che poco a poco lo fecero conoscere anche fuori dai confini nazionali,
lontano dalla notorietà però, solo in un ristretto gruppo di studiosi, come
lui.
Come maestro consigliò i miei di iscrivermi alla scuola
media, non all’avviamento, come sarebbe forse stato naturale. E così assieme
all’esame di quinta elementare dovetti sostenere anche l’esame di ammissione
alla scuola media. Rimasi solo tre anni nella sua classe, ed un mio amico, col
quale non manchiamo quando capita di ricordarlo ancora, solo per due. Suo padre
voleva che la quinta la facesse in una scuola di città. E ancora oggi lui pensa
a quella scelta di suo padre come ad un errore.
Di lui ricordo il pizzicotto micidiale che mi dava sulla guancia quando riusciva a prenderla e stringerla tra indice e medio
piegati. Lo faceva per darmi un buffetto, quando magari si tratteneva a parlare
con mia madre, ed io non potevo fuggire. E ricordo anche che mi consigliava la
Cartoleria Sociale per acquistare libri, dizionari o materiale per la scuola.
Quella cartoleria oggi è esattamente dove si trovava allora, davanti alla
statua del Savonarola, vicino al Castello, in Corso Martiri, a Ferrara.
(Fonte della foto della Cartoleria Sociale)
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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