
Quel momento aveva seminato in lui un ulteriore stimolo allo
studio della filosofia, ad intuire l’esistenza della teologia, ad ammirare
l’artigiano che c’è in ogni scienziato, a vedere la poesia dentro la natura, a
scoprire che la matematica è bella.
E la cosa buffa, se buffa la ritieni, è che tutto questo era
nato dallo scoprire quanto sporco c’è sotto le unghie usando una semplicissima e
poco costosa lente contafili da 10 ingrandimenti con la struttura pieghevole.
Quel maestro era Adriano Franceschini.
Silvano C.©( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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