Non ricordo quando ho imparato ad andare su una vera
bicicletta, e non su un triciclo o una piccola bici con applicate ai due
fianchi laterali le rotelline supplementari per impedirmi di cadere, ma so che
è successo molto presto. E non ricordo neppure la mia prima vera bici. Per
certo so che non ho mai avuto in tutta la mia vita, che io lo rammenti, una
bicicletta nuova, ma sempre biciclette usate, passatemi da altri o comprate
direttamente usate. Con mio figlio invece sempre
tutto nuovo, a partire dal triciclo sino a quella che usa attualmente, ma
questa è già una storia diversa, e della quale forse dovrei sentirmi colpevole.

In bicicletta si andava ovunque, anche a chilometri di
distanza, e non per fare sport, ma solo perché così era necessario comportarsi per vedere
persone, andare al lavoro o a scuola, fare la spesa o passare un po’ di tempo
libero.

Ma il vero ciclista DOC di Ferrara non usa mezzi alla moda,
solitamente non fa montare il comodo cestino anteriore o posteriore, spesso i fari sono
un optional (da lui infatti Mogol e Battisti hanno avuto l’idea di quel verso: “guidare a
fari spenti nella notte”, è giusto che tu finalmente lo sappia).
Non rinuncia però ai parafanghi, e non smetterà mai di prendere in giro chi, su bici da corsa o rampichini, vede girare quando piove con il sedere e la schiena spruzzati di fango.
Non rinuncia però ai parafanghi, e non smetterà mai di prendere in giro chi, su bici da corsa o rampichini, vede girare quando piove con il sedere e la schiena spruzzati di fango.
La bicicletta non è un mezzo di trasporto, è uno stile di
vita.
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.