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“…Tu non hai mai vissuto una guerra. Io sì, e ti assicuro che non ho voglia di viverne un’altra. Le guerre, però, una cosa buona ce l’hanno, solo una: ci mostrano con grande crudeltà quello che stiamo per perdere… “ Tomás
“…Tu non hai mai vissuto una guerra. Io sì, e ti assicuro che non ho voglia di viverne un’altra. Le guerre, però, una cosa buona ce l’hanno, solo una: ci mostrano con grande crudeltà quello che stiamo per perdere… “ Tomás
Quando hai vissuto già ben più di metà della tua vita non
hai più tante cose da perdere, sicuramente meno di quelle alle quali dovrebbe
rinunciare un giovane, anche se pure tu hai molto, moltissimo, da perdere
ancora. A parte la vita stessa, che ha un valore intrinseco, che tu lo riconosca
o meno, noi sino all’ultimo facciamo progetti o abbiamo sogni irrealizzati che
abbiamo messo da parte.
Uscendo poi dal nostro egoismo ci sono le persone a noi
vicine che in qualche modo condividono attese e dolori, e se possibile anche i
momenti felici.
Proiettiamo in (o lasciamo ad) altri un senso che a volte
sembra sfuggire, e non abbiamo alcun diritto di far pesare i nostri malumori,
pur fondati e giustificati.
Chi mi conosce abbastanza bene potrebbe scoppiare a ridere
sentendo questa mia affermazione mettendo in fila uno dopo l’altro decine e
decine di esempi di miei comportamenti contraddittori, ed a me non rimarrebbe che
sottoscrivere questo elenco, per quanto lungo possa alla fine risultare.
Eppure questa è la cosa che più mi toglie la pace negli
ultimi anni: il senso crudele di continua perdita di sicurezze, risparmi,
sacrifici e investimenti fatti per lasciare qualche cosa a chi verrà dopo di
me, e non solo a mio figlio, ma ai giovani, a tutti i giovani, derubati anche
del sogno.
Nel libro di Pedro Zarraluki, dal quale ho preso le parole di
Tomás, la
speranza rimane, e si può ripartire dopo errori ed abbandoni, tradimenti e cose
non dette. E si rimane (o si diventa finalmente) sé stessi.
Silvano C.©
PS _ Solo con gli intolleranti val la pena di essere intolleranti, ed usare contro di essi il mezzo dell’ironia, se possibile, è sempre la scelta migliore.
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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