Nei periodi di vacanze invernali ed estive vedo, sulla statale, un traffico notevole di turisti. Stamattina passavano a decine i motociclsti, spesso in gruppi numerosi e quasi tutti diretti a nord, verso l’Alto Adige, verso il Brennero o chi lo sa. E vedo camperisti, oltre ad auto che a volte trainano improbabili roulotte. Dove andranno tutti in questi giorni di caldo e viaggi faticosi, perché non stanno tranquilli a casa, loro che probabilmente hanno la possibilità di una casa accogliente visto che si possono permettere il viaggio? Andranno esattamente dove andavamo noi, non nel luogo preciso, ovviamente, ma verso la stessa nostra idea. E qualcuno forse è anche in fuga da una situazione che, a casa, è pesante, e ha bisogno di pensare ad altro, di vedere altro, di vivere giorni di distacco. E poi il viaggio merita sempre e comunque, il viaggio è una condizione dell’animo. A volte, anzi spesso, io viaggio senza muovermi fisicamente. Arrivo in piccoli paesi inglesi che non ho mai visto né vedrò mai. Però viaggiare veramente, in auto, come facemmo noi, è stato perfetto, anche nei momenti di difficoltà, mentre eravamo in coda o il caldo ci stava sfinendo. Conservo quell’anfora spagnola in terracotta studiata per mantenere fresca l’acqua, non ci ha più lasciato da quel primo lunghissimo viaggio che facemmo in Spagna e Portogallo, quando ancora avevamo cambiato la nostra Lira nelle valute locali, Peseta ed Escudo, senza scordare il Franco. Molti di quelli che ho visto oggi probabilmente hanno con sé solo Euro. I tempi cambiano e sicuramente è stato bello anche prima. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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