mercoledì 13 agosto 2025

Mode

Per anni, quando ancora era possibile, abbiamo evitato in ogni modo di comprare abbigliamento con marchi in evidenza, piccoli o grandi che fossero. Poi il mercato ha reso quasi impossibile tale scelta, anzi, ha incoraggiato in ogni modo le scritte pubblicitarie divenute uno status symbol. Da tempo non ci faccio più molto caso, evitando però di diventare una reclame a passeggio con scritte invadenti stampate su ogni capo, compresa la biancheria. L’abbigliamento non è mai stato una mia (o nostra) priorità, e dopo alcuni eccessi quasi inconsapevoli e dettati dalla poca disponibilità economica negli anni giovanili sono arrivato alla conclusione che la moda migliore è quella sottotraccia, che non si fa notare, che si mimetizza nel caos generale e non richiama l’attenzione. Per me è più importante scegliere quello che mangio, quello che leggo, oppure i giochi, ogni tipo di gioco. Ho speso capitali per costruzioni, giochi didattici, giochi da tavolo e anche giochi per bambini. Ho comprato un trenino quando ero ormai adulto e prima che nascesse nostro figlio. La moda che seguono gli altri nel vestire la noto praticamente solo quando qualcuno esagera senza rendersi conto di sfiorare il ridicolo con pantaloni troppo aderenti e inadatti al proprio fisico, con pantaloncini corti quando, superati i settant’anni, costerebbe poco mettere pantaloni leggeri ma lunghi. Si tratta tuttavia di opinioni personali, perché chi ha speso tanto in Lego non può criticare chi esce di casa in ciabatte. Ciao, Viz.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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