Intanto l’ho comprata ed affrancata, nell’edicola in pieno centro dove compravo le sigarette. Ho scelto il soggetto che conosci bene, il teatro Zandonai di Rovereto, quello dell’epica serata del kathakali e anche del nostro ultimo abbonamento teatrale. Possiamo dire noi c’eravamo, anche se credo interessi a pochi. In compenso quest’aspetto interessa pochissimo al sottoscritto. Se mirassi a pubblicare per guadagnare o per avere maggiore visibilità dovrei fare ben altro, e non è detto che ne abbia le capacità. Nella vita ho fatto altro. Preferirei essere un bravo falegname se dovessi scegliere tra scrivere e giocare col legno. Neppure il falegname è al di sopra delle cose del mondo ma almeno, solitamente, non si monta la testa come alcuni scrittori convinti di non essere compresi nella loro arte e di non avere il successo e la fama che vorrebbero. Difficile poi produrre migliaia di copie di un oggetto in legno, a meno che non siano telai per finestre costruiti industrialmente, ma questo già esula dalla mia idea di falegname. Secondo mio padre non conta il tempo impiegato per finire un mobile, o comunque conta molto meno del risultato ottenuto, cioè l’oggetto finale che deve essere utile, solido, bello e curato nei particolari. Mi sono perso come al solito, divago, ma è il mio modo per non interrompere il dialogo, Viz, un diverso utilizzo della trasmissione del pensiero. Ciao.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.