sabato 23 ottobre 2021

tagliatelle alla bolognese

Immagina di andare una sera sulle colline bolognesi e di arrivare ad una grande casa colonica con una corte davanti piena di auto come certamente non era immaginabile quando venne costruita.

Immagina adesso di entrare e trovarti subito in un grande ambiente, una sala contadina arredata alla buona con molti tavoli apparecchiati e tanta gente già seduta, alcuni con i piatti pieni e intenti a gustarsi ottime tagliatelle al ragù, profumate e invitanti.

Immagina di sederti, felice di aver trovato un posto libero, e di aspettare che arrivi qualcuno a prendere le tue ordinazioni o a proporti prima il menù. Intanto che aspetti ti godi l’atmosfera informale, la gente elegante ma non troppo, il camino acceso, e guardi in un angolo della grande stanza dove una signora non più giovanissima, l’azdora, prepara sul posto col mattarello la pasta fresca che poi va subito in cottura, condita e infine servita ai clienti.

Immagina di aspettare tranquillamente il tuo turno ma di notare che forse qualcuno arrivato dopo sta già mangiando. Magari ti sbagli, quelli erano arrivati prima.

Immagina ora di smettere di parlare con gli amici e di osservare con più attenzione cosa succede e come funziona il sevizio. La scoperta che appena le tagliatelle sono pronte qualcuno si alza rapidissimo e va a prendere il piatto ti stupisce, ma inizialmente pensi che evidentemente l’aveva già ordinata. Già, ma allora perché nessuno è ancora venuto da noi a chiedere cosa desideriamo e semplicemente ci hanno messo davanti acqua e vino?

Immagina che improvvisamente capiamo come funziona, e stavolta, dopo aver atteso a lungo, siamo velocissimi pure noi ad alzarci appena notiamo che i piatti sono quasi pronti.

Ecco, questo noi non dobbiamo immaginarlo ma possiamo ricordarlo con un sorriso. Quel posto esiste, o almeno esisteva qualche decennio fa. E quelle tagliatelle tanto desiderate hanno sicuramente valso l’attesa, sono state ottime. Altro non serve dire, vero Viz?

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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