Non mi va di scrivere ancora di dolore, malattia e morte. La vita difficilmente risparmia questo e altro, per ora desisto. Non voglio neppure contare le ore, pensare quanto mi costa, calcolare quanti passi ho fatto, progettare assicurazioni per il futuro o preoccuparmi per quello che prima o poi arriverà, magari del tutto diverso da come lo aspettavo. Solo per qualche minuto sono senza tempo, non so se oggi è estate o inverno, ignoro cosa mangerò, sono nel vuoto, immateriale più di alcuni buoni postali.
I tempi dell’acne giovanile e della demenza senile li osservo da una stazione a 400 km di altezza, e volo. Magari così sono più vicino. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.