… che le stagioni si susseguono senza fretta e continuano a mutare giorno dopo giorno l’aspetto dei parchi, delle strade e delle montagne attorno, quasi come se fossero destinati all’eterno...
… che la piccola geografia locale non è mai definitiva, con nuove modifiche destinate ad aggiungersi alle precedenti sino a rendere il paesaggio familiare meno familiare…
… che a noi sembrano fatti importanti le piccole cronache quotidiane, il confronto fittizio tra i poteri, le ansie provocate da un futuro non certo…
… che qualcuno tenta di non mutare nulla o solo l’inevitabile, mentre altri vorrebbero far piazza pulita anche della storia.
Se tu vedessi, ma so che vedi, solo che non so come spiegartelo e poi ascoltare il tuo pensiero. Nulla di nuovo insomma, né di essenziale. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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