Sessantamenodue

Sessantamenodue significa semplicemente quasi cinque anni, pieni di presenze e assenze.

Diciassette era un sabato, oggi è domenica; il diciassette è diventato un giorno del mese inciso in modo indelebile nella memoria, non conta se di lunedì, di giovedì o sabato.

Oltretremila, anche se non so ricostruire il numero esatto, sono le visite ad oggi. Per alcuni non hanno significato, per altri sarebbero da evitare, per me sono un’abitudine irrinunciabile chi mi costa ben poco.

Sessantaquattro è un numero troppo piccolo, dal mio punto di vista.

Altrinumeri si perdono nella nebbia e probabilmente vengono rimossi involontariamente, perché non posso dire di essere padrone sino in fondo della mia memoria, che opera secondo le sue leggi.

Ciao Viz, sai di cosa parlo, e questo è un altro giorno che incrementerà alcuni elenchi ideali. Probabilmente rivedrò un luogo dove andavamo spesso, e ripenso ad una tua foto bellissima e che mi fa male se la rivedo, scattata esattamente lì. Ma non ci posso far nulla.

                                                                          Silvano C.©  

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