Le clessidre danno l’illusione di poter misurare il tempo, le bussole fingono di indicare la via giusta, le bilance rubano sul peso e i termometri a volte si rompono. Sono disperatamente alla ricerca di una qualche persistente solidità, mi diletto di strumenti di misura impiegati come giochi e mi ci perdo. Non so mai esattamente, ad esempio, se quando sono le diciannove e venti è presto o tardi, troppo tardi. È questo il problema. Nella ricerca di una sicurezza ho scoperto che l’unico modo per raggiungerla è il dolore. Solo accettando il dolore posso mantenerti come bussola, termometro, clessidra e bilancia. Devo mettere le mani dove non vorrei, e scoprire che in ogni caso la vita va avanti ma non smarrisce nulla. Se trovo un paio di jeans ancora col prezzo in lire prima non ci credo e poi mi rendo conto del tempo trascorso. Altre cose mi sfuggono e ora non saprei dire il momento nel quale li comprammo, ma avvenne tanto tempo fa, poi li dimenticammo, per non so quale motivo. Li ho provati, e mi vanno. Ora non metterti a ridere, anche perché non mi va di continuare a cercare cosa buttare e cosa tenere. Temo questo genere di cose, da sempre, anche per pigrizia. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.