La margherita non fornisce risposte facili

Nell’antichità era difficile interpretare il reale significato degli oracoli, che godevano sicuramente di fama e rispetto.

Nel gioco legato alla margherita la domanda che si pone alla pianta è molto più circoscritta, e sembrerebbe anche più facile capire la risposta se non si è capita già. Ma non è vero nulla, e occorre fare chiarezza almeno su alcuni punti oggettivi.

Prima di tutto la pianta che chiamiamo margherita non fa fiori ma infiorescenze, i capolini.

Ogni capolino è formato da due tipi di fiori, quelli interni, che solitamente sono raggruppati a formare una specie di piccolo bottone, spesso giallo o arancione, e quelli esterni, con una parte allungata che fa una corona attorno alla parte centrale e solitamente bianchi.

Quindi quando iniziamo il gioco del m’ama o non m’ama noi non togliamo un petalo dopo l’altro, ma togliamo fiori all’infiorescenza. E questo non vorrebbe dir nulla, perché ognuno può benissimo ritenere che il sapere il nome scientifico delle parti di una pianta sia ininfluente allo scopo di avere un responso.

Allora sarò più preciso e scriverò quanto penso in modo diverso.

Ti ho portato una margherita

E le ho chiesto, muto:

M’ama?

M’ha amato?

M’amerà?

M’ama malgrado tutto ancora adesso?

Non m’ama più?

M’ama ma non può dirlo?

Non m’ama e non può dirlo?

M’hai amato?

T’ho amato?

Ci siamo amati?

Ci amiamo?

 

La margherita non ha detto nulla, in realtà, perché io l’ho lasciata intatta.

La margherita non risponde alle domande di questo genere. Inutile farle. La margherita, che sia o no un fiore, è un piacere regalarlo o riceverlo, il resto non conta. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

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