Chiedimi pure

Chiedimi pure quello che ti incuriosisce o non conosci perché in quel momento non c’eri, non ti interessavi della cosa o magari non eri neppure nato.

Se posso ti risponderò volentieri, e così smetterò di ripeterti le solite quattro cose che dopo un po' immagino ti vengano a noia perché le hai sentite troppe volte.

È un mio difetto, lo ammetto. Tendo a riportare nel presente ciò che è avvenuto a me o a chi conoscevo molto tempo fa. Sono episodi che per qualche motivo mi hanno segnato o che ritengo degni di attenzione anche per altri, e forse sbaglio. Racconto rimuovendo molto di quello che mi fa male.

È una modalità di comunicazione tipica di chi ha messo da parte già molte esperienze nella vita, e non è esattamente quanto avviene nelle rimpatriate tra vecchi amici che ricordano momenti vissuti assieme. In questo caso è diverso, è più assimilabile al racconto di chi è tornato dalla guerra e ripete a figli e nipoti quello che ha visto. Il racconto arriva sempre agli stessi episodi, alle stesse persone, agli stessi fatti e dopo un po' i nipoti ascoltano senza ascoltare, non fanno domande, e danno per scontato di sapere già tutto sul tema. Un po' sorridono, un po' si annoiano, un po' compatiscono.

Quindi chiedimi pure quello che io non ti ho detto se per caso ti viene questa necessità o curiosità.

Ma chiedimelo prima che sia morto, perché in effetti sono morto nell’aprile del 1980.

                                                                          Silvano C.©  

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