Forse è un’enorme ingiustizia ma non ne ho le prove definitive. Se mi limito a qui ed ora l’ingiustizia è evidente, perché il tempo non viene dato a tutti in eguale misura, e così si arriva alla constatazione che a qualcuno ne viene dato persino troppo, mentre altri ne ricevono in quantità minore, molto minore.
Cerchiamo di ovviare con finzioni, con monumenti, con celebrazioni e poesie, con personali viali delle Rimembranze, e tendiamo a consolarci dicendo che chi abbiamo perduto è ancora qui, con noi. Appena tentiamo di parlarne usando qualche parola in più avvertiamo però una sorta di insofferenza. Siamo costretti a rimuovere alcuni fatti per fingere l’eternità. Quindi noi ricordiamo, ma non dobbiamo esagerare. Finiremmo per essere fastidiosi.
In ogni modo qualcuno ha troppo tempo, basta osservare chi si annoia, chi fa danni, chi ruba il tempo agli altri, chi lo spreca, chi si perde in labirinti mentali, chi vive nel passato, chi…
Tra poco sarà un periodo tradizionale di vacanze. In tempi diversi magari anch’io penserei alle vacanze, e tutti probabilmente lo farebbero se non avessero affrontato da poco tragedie o drammi enormi. Ma è l’idea ad essere in parte sbagliata. Vacanza da cosa? Distacco e libertà da cosa? In una vita equilibrata perché dovrei desiderare altro se non ammettendo che conduco male e con fatica il presente e che ciò che faccio non mi piace? Un gatto non sente il bisogno di vacanze, un gatto non spreca tempo, nemmeno quando dorme.
Ecco, cercando te mi sono perduto in un labirinto. Sono convinto che avresti dovuto avere un po' di tempo in più mentre qualcuno invece ne ha troppo. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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