Il modo migliore per non essere visti è essere visibili con indifferenza, con elegante distacco. Un po' come nel classico gioco Dov'è Willie? Willie c’è, ma occorre solitamente faticare un po' per trovarlo. Chi vuole arrivare alla perfezione in questa particolare specialità dovrebbe osservare la folla in un luogo gremito di persone, e iniziare a scartare come esempi da non imitare chi attira subito lo sguardo. Un altro metodo potrebbe essere quello di imparare dagli animali che si mimetizzano, a volte per mangiare, altre per non essere mangiati; entrambi motivi estremamente validi quindi molto istruttivi.
Nel mio caso preferisco la sobria eleganza povera, quando mi riesce e dopo innumerevoli errori compiuti nel passato per i motivi più svariati. L’ideale di passare sempre inosservato quando vado in giro a volte si scontra con la delusione del non sentirmi riconoscere da nessuno. E qui iniziano le contraddizioni. Io mi nascondo ma tu perché non mi vedi? Non ti interessa niente di me? Conto veramente tanto poco che non mi vedi neppure se ti sto davanti?
Confusione completa, alla fine. E impossibilità di rispondere alla domanda se sia meglio farsi vedere o scomparire. Magari mostrarsi solo a qualcuno potrebbe essere un buon compromesso. Ciao, Viz. Tu mi vedi?
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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