domenica 30 maggio 2021

Nel parco dei mostri

Per viaggiare in modo da essere invisibili ai comuni mortali basta poco, chiudere gli occhi. Al resto pensano il ricordo e la fantasia, la presenza mai messa in dubbio e il desiderio di scoprire e riscoprire. E ovviamente serve la tua compagnia, altrimenti il viaggio non ha motivo. Se ripenso a tutti miei viaggi ho sempre cercato qualcuno, sempre. Non esiste luogo senza il legame almeno ad una persona. Sarebbe uno spreco imperdonabile. Come edificare un palazzo dove vivere in solitudine, per quello basta una grotta, una tenda o anche un albero, e forse neppure quelli sono fatti per la lontananza.

Oggi penso al parco dei mostri, quello con la casa pendente, e immagino anche la musica in sottofondo, e tutti gli altri a debita distanza. La distanza della gelosia che non accetta intrusioni, in modo egoistico ed ingiusto, ma mica sono perfetto.

Con gli occhi chiusi non vedo veri mostri, solo opportunità di vagare con la mente e il bisogno di ringraziare almeno col pensiero chi ha avuto attenzione per te. Voglio scordare gli altri, chi ha rimosso. Il positivo esiste solo perché c’è il negativo, ma preferisco il primo se posso scegliere. I mostri assumono le forme e gli aspetti raccolti in un album, come quello di un monumento che ho messo in un angolo del parco. Non si vede facilmente? Non è importante, basta che lo vediamo noi. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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