martedì 25 maggio 2021

Lucciole

Erano tante, nelle sere d’estate. Rendevano magiche le prime ore della notte, quelle che mi erano concesse durante l’infanzia a Cassana, quando mi spaventavo vedendo il grande cielo sopra di me, non sapendo ancora che io ci stavo dentro quel cielo. Mi spaventai in particolare una sera perché il Grande Carro lo percepii come un’oscura minaccia ed ebbi timore a cercarlo con gli occhi, pensando che se ne potesse accorgere e che mi avrebbe punito per la mia mancanza di rispetto. Le lucciole invece non mi facevano paura, erano amichevoli, le potevo raccogliere, guardare sulla mano, mettere in un barattolo e forse farle soffrire inutilmente.

Molti anni dopo, veramente tanti, andammo a fare un breve viaggio. Ci ritrovammo in una notte estiva sul passo di Monte Croce Carnico, al rientro in Italia dall’Austria. Ritornai ai miei ricordi infantili, mi stupii di rivederle e ne fui felice. Fu una bella notte.

Pochi anni fa poi, tu eri già andata via, mi ritrovai a Stava, in un luogo che conoscevi bene. Anche lì ritrovai le lucciole attorno alla baita, e stavolta non ricordai più quelle della mia infanzia. A Stava rividi le nostre lucciole di Monte Croce Carnico, e tu stavi attorno a loro, a spingerle dove volevi, a farle volare secondo i tuoi piani.

Queste sono le lucciole che ricordo, quelle che mi riportano te. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana