Frammenti

Le immagini sono abbastanza chiare, ma non lo è in ugual modo il loro senso e la correlazione degli eventi. Si ha l’impressione di rivedere quanto è già avvenuto e, allo stesso tempo, di aggiungere paure nuove a quelle sedimentate, in un processo per sua natura incessante.

Ciò che dicono le persone al telefono, quanto a loro sembra nuovo pure se non lo è, richiama naturalmente le esperienze anche dolorose che si sono affrontate. O riporta frasi rubate e che avrebbero dovuto restare segrete perché consegnate ad un diario non ufficiale, fatto solo di poche sensazioni, di parole scritte per circoscrivere il nero dell’ignoto in avvicinamento.

I fatti poi avvengono, con o senza segni premonitori. E vengono celebrate cerimonie finali, che finiscono in una pietra tombale.

Quindi se tu ritorni ripetutamente, in forme diverse ma con identità inconfondibile, un senso esiste anche nella vita di oggi, nelle magliette da stirare, nella spesa da fare, nell’auto da portare dal meccanico, nel pranzo da preparare, nella cura pure dei particolari meno nobili ma che riempiono di sé le ore della giornata, in modo che resti meno tempo per il pensiero pericolosamente libero. Oppure, cosa più verosimile, per affrontarlo con armi aggiornate. Ciao Viz, le cose assurde succedono, continuano a succedere. Forse servirebbe una definizione migliore del termine assurdo.

                                                                          Silvano C.©  

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