La nostra pasticceria di fiducia

 Ciao, Viz. Mi sono alzato pensando a quella torta, comprata tanti anni fa durante il periodo natalizio. Erano altri momenti, e il centro di Rovereto aveva negozi che con gli anni sono spariti, o hanno cambiato gestione. Attività quasi centenarie non hanno retto al tempo. Avviene ovunque, non solo qui, e non posso fare nulla per impedire questi mutamenti.

Quella torta a stella la ricordo ancora. Ora non potrei dire se l’ho comprata da solo, è probabile. Sicuramente mi convinsero ad acquistarla la sua forma insolita, la mia golosità curiosa e la vecchia insegna di quella pasticceria in pieno centro, nella via del passeggio. Un locale storico, dove forse non ero ancora entrato perché non abitavamo da molto in città.

Ricordo solo che quando aprii la confezione e ne tagliammo una fetta scoprimmo il segreto di quella forma insolita. La torta a stella non era altro che la metà superiore di un classico pandoro, ricoperta di cioccolato e, forse, con decorazioni. Noi due ci mangiammo la nostra fetta, dal tipico sapore di pandoro ricoperto, con grande delusione da parte mia e allegria da parte tua. Io mi aspettavo aromi nuovi, non quelli di un dolce che potevo trovare confezionato ovunque.  

La mangiammo, ovviamente. Non era cattiva, era solo un pandoro riciclato. In quei giorni ripassai davanti alla pasticceria, e notai che in vetrina ci stava anche l’altra metà del pandoro ricoperto. La prima volta non ci avevo fatto caso, o avevo scelto tra le due quella più piccola. La seconda metà rimase a lungo in esposizione e forse non venne venduta. Non ricordo poi di essere più tornato in quel locale, neppure anni dopo, quando venne rinnovato cambiando insegna, gestione e tipologia di clientela. Questo succede vivendo. E succede anche di trovare, cercando, una vera pasticceria di fiducia... ma il seguito della vicenda è un’altra storia, come ricordi bene. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©   

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