martedì 29 dicembre 2020

Matisse è un cane

Troppo lungo spiegare, mi basta associare, e ciò sia sufficiente.

Perché succeda qualcosa, domani, e certezze. Sull’isola stanno i pinguini, e intanto la perfezione si raggiunge aumentando i lati dei poligoni, in un mondo a due sole dimensioni. La tessera del puzzle fa cick quando trova il suo posto tra le altre, mentre un sorriso felice al risveglio basta per una vita intera. Niente ha un senso nelle sequenze, e trovarlo è illusorio, fa sembrare di poter mettere ordine dove non potrà mai esserci.

Alla fine credo che ogni cosa troverà un senso, e anche le più difficili da accettare avranno una spiegazione. L’assassino era stato assassinato, prima. E la bellezza arriva ovunque, anche dove si nasconde sino all’ultimo.

Cercare la morte non so a cosa porti, e la si cerca forse per stanchezza, perché la vita è diventata impossibile. Si pensa che poi non potrà che peggiorare, oppure che sia la soluzione.

Mettere in fila, allineate, le tessere del domino, e continuare a cercare. E dopo? Cosa avverrà dopo? Dove saremo, dove sarai? Saremo?

Il cane Matisse ha trovato casa, intanto.

Un altro giorno nella vita, mentre attorno sembra un presepe e la terra trema. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©   


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