martedì 15 dicembre 2020

Era primavera

 Era iniziata la primavera, o stava iniziando.

Avrebbe potuto essere un periodo di guerra o un momento molto difficile, anche se non lo è stato, e a distanza di anni avrebbe avuto la sua narrazione nostalgica e falsata da un ricordo molto benevolo, pronto a salvare solo parte del vero e a mitizzare un’età.

Mi ricordo un discorso di poco antecedente quel periodo, disilluso e cinico. Sostenevo che col passare degli anni la giovinezza è destinata a essere considerata un bel periodo della propria vita. Un atleta olimpionico ricorderà sempre la sua Olimpiade, anche se magari per altri non avrà avuto tanta importanza. Un ex combattente ricorderà sempre i suoi anni al fronte e le amicizie strette in quegli anni, che furono anni di guerra e morte, come ognuno ricorda sempre i suoi anni di scuola. Parte delle tragedie, delle sofferenze e dei problemi vengono visti con occhi diversi, perché si rimpiange la gioventù.

Credo appartenga alla nostra natura sia voler sapere sia non voler sapere, selezionare a posteriori, rivisitare e costruire castelli sulla sabbia. In fondo milioni di anni fa alcuni dinosauri camminarono su una spiaggia tropicale e lasciarono su quella sabbia impronte che ora noi ritroviamo su lastre di roccia in montagna, a sud di Rovereto. Quei dinosauri ormai scomparsi hanno a modo loro costruito nella sabbia.

Io ricordo quella mia primavera quando ti conobbi. Tutto il resto è un inutile preambolo per arrivare a dire solo ed esattamente questo. Del resto non credo di essere diverso da tanti altri in questo. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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