domenica 6 dicembre 2020

La donna giusta


Mattina presto alla spiaggia prima che si affolli.

I gabbiani sono padroni, ancora un pò.

Il film della sera prima. L’attore nel ruolo di un signore anziano afferma di essere felicemente sposato. Poco dopo si scopre che è vedovo. Entrambe le realtà convivono, lui non mente.

Che idiozia. Quando si perde una persona si perde e basta. Non conta il motivo, la perdita è una perdita, inutile girarci attorno.

Ho perso lei.

Sono in questo posto per scordare e andare avanti.

Magari stasera incontro una donna, chi lo sa.

La giornata scorre stupidamente ma tranquillamente.

La sera arriva presto. Vado al solito ristorante. Mi siedo al solito posto, nel solito angolo, da solo come al solito.

Bevo tre bicchieri di vino, cosa rara la sera.

In vino veritas; in latino non avevo quasi mai la sufficienza.

Esco allegro, non devo guidare, posso passeggiare sul lungomare.

Troppa gente, troppo rumore, troppi bambini, troppi uomini, troppe donne, troppe famiglie. Troppo…

Supero la massa, arrivo dove la strada è meno frequentata e meno illuminata.

Davanti a me una rarissima cabina telefonica, senza luci. Vedo entrare un’ombra, mi incuriosisco e accelero il passo.

Arrivo quasi all’altezza della cabina, mi sembra di riconoscere chi sta telefonando, malgrado la luce scarsissima.

La figura si gira. È lei. L’avevo persa. Non so come è tornata. Credo sia la prova che è la donna giusta.

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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