domenica 6 dicembre 2020

Una ricetta da seguire alla lettera


Ciao Viz. Non so se so cucinare.  Tu sulla faccenda hai informazioni di prima mano, e potresti dire molto. Alcuni piatti mi vengono bene e altri è meglio che li lasci perdere. In passato ho cucinato per pranzi o cene ai quali avevo invitato diverse persone, quindi un minimo di esperienza l’ho accumulata. Io cucino per istinto, e un nostro famoso orzetto lo ricorderai sino alla notte dei tempi.

La cosa che non so assolutamente fare è seguire una ricetta alla lettera. Non sono mai stato in grado di acquistare esattamente e nella quantità corretta gli ingredienti necessari seguendo le indicazioni precise. I dolci in particolare pretendono il massimo rispetto delle regole per far ottenere i risultati voluti. E tutti gli altri piatti non sono meno esigenti, o lo sono solo apparentemente.

A me piace inventare, seguire le emozioni e non sprecare. E poi tendo a comprare gli stessi ingredienti da sempre, oppure a spingermi verso nuove scoperte solo perché una pietanza che mi hanno preparato o che ho consumato in un ristorante mi ha fatto venire idee, che però realizzo a modo mio.

Se non ho patate per uno spezzatino con le patate, allora posso inventare uno spezzatino con le mele. Se in un primo piatto si deve usare solo il tuorlo dell’uovo e non l’albume, ma poi con l’albume non ho alcuna intenzione di farci nulla, e dovrei buttarlo, allora nel primo piatto ci finisce l’uovo intero, con buona pace di tutte le indicazioni dei grandi cuochi.

La vita non è lunga a sufficienza per doversi adattare alle ricette altrui. Io mi piego alla tradizione comprando da chi sa seguirla, ma non sono in grado di applicarne le regole ferree. Mi arrabbio poi con chi vuole cambiare i piatti tradizionali aggiungendovi ingredienti di moda, o seguendo il proprio estro. In quel caso sarebbe meglio che si accettasse il mio punto di vista, e che le variazioni restassero tra le mura domestiche, esattamente come faccio io. Se un piatto di cappelletti alla ferrarese tradizionalmente si prepara in brodo, l’uso della panna o del burro non sono accettabili, e così via con tutto il resto.

Ognuno credo debba vivere liberamente, ma rispettando la libertà altrui. In questo caso la mia libertà personale è di fare quanto desidero in casa ma di ritrovare, quando esco, ciò che cerco esattamente come lo ricordo e non modificato da un creativo della cucina. Ciao Viz. Mi sono arrabbiato per altre cose, e forse questo è solo un modo per non pensarci. Oggi cosa ti piacerebbe mangiare? Cappelletti in brodo e poi un po' di bollito ti andrebbe bene? Non ho comprato la mostarda però, perdonami…

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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