venerdì 11 dicembre 2020

Saggezza

Gli anni che passano non è detto portino saggezza, esattamente come non tutti i vini invecchiando migliorano. Qualcuno semplicemente rimbambisce, se non peggio, subendo degradi patologici tragici. Altri riescono nella difficile impresa di valorizzare ancora di più i loro numerosi difetti, diventando macchiette inconsapevoli di sé stessi. E la cosa comica è che non lo possono capire, come neppure lo stupido sa di esserlo, o l’ignorante. Una salvezza parziale è porsi sempre l’interrogativo fondamentale: sono rincretinito/stupido/ignorante? Già farsi la domanda è un segno positivo, che potrebbe implicare una risposta più favorevole.

Tutto questo mi porta a credere che il compleanno sia un momento da festeggiare con cautela, glissando sugli aspetti controversi, sottolineando i progressi senza puntualizzare le cose perdute e i passi falsi. Immaginando la nostra vita come una gaussiana va tutto bene nella fase ascendente, un po' meno nella seconda metà, senza sapere ovviamente in quale punto preciso ci troviamo.

Certamente quando si compiono gli anni fa piacere ricevere auguri, magari il solo pensiero di un minuto al telefono. In ogni modo ora non stiamo parlando del mio compleanno, giusto Viz?

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

 

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