sabato 12 dicembre 2020

Il pergolato

In quella casa con il pergolato attorno, fuori dal tempo, familiare anche se non ricordo dove sia, mi hai detto alcune cose. Era da molti mesi, forse anni, che non lo facevi così. Mi hai fatto capire ovvietà che io, con la mia tipica incapacità di capire le cose semplici, sapevo e ignoravo. Mi hai un po' invidiato, ma senza fartene un problema. Capivo che tu sapevi esattamente, che non avevi bisogno di spiegarmi ogni parola. Il senso era compiuto. Ricordo che sono uscito, ho incontrato due colleghe, che siamo venuti in quella casa, ma che tu hai evitato di mostrarti. Per un attimo ho avuto la possibilità di presentarvi, ma tu eri già rientrata. In quelle ore ho visto alcune persone fuori, ho osservato la vita, le relazioni, ne ho preso parte ma in modo distaccato, senza emozioni né interazioni troppo coinvolgenti.

Ancora adesso ho nella mente il pergolato sul lato più luminoso della casa, il tuo viso tranquillo mentre mi parli. Io non credo di averti risposto, o almeno non lo ricordo.

Fammi tornare ai nostri temporali, Viz.


                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

 

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