mercoledì 23 dicembre 2020

Tu immagina

Tu immagina un paese con tanti villaggi e tante case ben tenute. Immagina che abbiano, alcune, grandi finestre senza tende e che all’interno le persone vivano la loro vita abitudinaria senza sentire la necessità di porre barriere alla vista altrui.  E nessuno, tra chi passa vicino, avverte il bisogno di curiosare all’interno di quelle abitazioni. Immagina anche che molte abbiano attorno un prato o un giardino, ma senza muretti di recinzione. Ci sono le strade ed i marciapiedi come in tante cittadine, anche italiane, ma in quel paese nessuno abbrevia il proprio percorso calpestando l’erba di un prato privato solo perché non è recintato. Il recinto esiste nella loro cultura, nella loro educazione sociale. Ora, smettendo di immaginare, pensa ai molti nostri paesi che tradizionalmente, da secoli, vedono muri, muretti, siepi, cancellate, reti e ogni tipo di recinzione usata per difendere la proprietà. Quel paese che hai immaginato esiste, lo hai visto, ed esistono anche i nostri tanti centri abitati che tu ben conosci.

Ed ora immagina lo studioso dell’istituto di cultura che supervisiona uno scavo archeologico di un insediamento umano che risale all’inizio del XXI secolo. Siamo nel 5134 d.C. e lo studioso sta assistendo al recupero di uno strano oggetto. Sembra un pupazzo, un burattino forse, in materiale plastico. Dalla ricostruzione fatta nei giorni seguenti sembra essere stato una sorta di imitazione di figura umana coperta con un tessuto rosso con bordi bianchi. Un assistente dello studioso sostiene possibile che questa strana figura fosse, in origine, appesa ad una specie di scala di corda. Nel dipartimento stanno cercando di capire che funzione abbia avuto per la popolazione primitiva di quel periodo.

E adesso immagina una situazione che vorresti rivivere, esattamente dall’inizio sino alla sua conclusione, che ti è nota. Immagina che questo avvenga con la piena consapevolezza di ciò che stai vivendo e che tu ti renda conto che quello è un momento felice. Immagina anche di avere la certezza di poter mettere in una sorta di fondo di investimento per il futuro quel periodo della tua vita, perché possano maturare interessi e darti sicurezza di aver risparmiato in modo intelligente e  saggio. Lasciando un’eredità sicura non solo per te.

Potrei continuare ad immaginare e a farti immaginare, Viz, ma non credo che potrei mai esaurire la fantasia, perché mi basta chiudere un po' gli occhi per immaginare, tornare e continuare.

 

                                                                          Silvano C.©   


    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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