giovedì 31 ottobre 2013

cimiteri

Quello di Venezia, sull’isola di San Michele, è unico. Vi si arriva con il vaporetto, i morti hanno un’isola solo per loro, sulla terra e non in fondo al mare. Credo che vi si possa dormire bene, tranquilli nella laguna, quando i visitatori se ne vanno e i cancelli si chiudono. Tra gli altri vi è sepolto Franco Basaglia ed ho voluto sostare per un breve omaggio davanti alla sua tomba durante la mia sola visita a quel luogo. Da alcune finestre dell’ospedale SS. Giovanni e Paolo si vedono le tombe, non troppo lontane, prima di Murano. E per alcuni l’ultimo viaggio non sarà lungo.

La certosa di Ferrara ha una storia antica, è situata dentro la cerchia delle mura e compresa nell’addizione erculea. Appartiene al comune di Ferrara dal 1813 e si trova in un antico monastero certosino. Dentro non mi ci perdo, anche se non ci vado spesso. Vi sono sepolti in tanti della mia famiglia, e persone che ho conosciute. Ha un’aria antica, con nobili statue, percorsi nascosti e gatti che fanno compagnia ai morti. Non lontano, sempre nella zona degli angeli, c’è anche il cimitero ebraico dove dorme Giorgio Bassani.

In uno dei due cimiteri di Rovereto c’è una zona ordinata dove riposano frati e suore, rigorosamente ed ordinatamente separati. Nell’altro, più vicino a casa mia, col campanile della chiesa che  vedo dal mio balcone, riposa una piccola che se ne è andata troppo presto e che ho conosciuto quando sono venuto ad abitare dove vivo ora.

Il cimitero di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, è un piccolo cimitero di paese. Dal 1992 è lì che dorme Augusto Daolio, perché dopo aver cantato Dio è morto è morto pure lui. E vedere la sua tomba fa capire quanto sia ancora amato, oggi, ad oltre 20 anni dalla sua scomparsa.

Il cimitero di Porotto, un piccolo paese che si incontra andando da Ferrara a Carpi, appena entrati, sulla sinistra, ha una zona nuova dove è tumulato Adriano Franceschini. Riposa in una tomba semplice uno degli studiosi ed epigrafi più importanti del ‘900 a Ferrara. Io però non lo ricordo per i suoi studi, ma perché è stato il mio maestro, tanti anni fa, in quella scuola che ora porta il suo nome.
                                                                                             Silvano C.©

( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

2 commenti:

  1. Riposano e dormono, nei nostri cimiteri riposano quelli che abbiamo amato e a noi son rimasti i ricordi, dire che son morti è troppo difficile e li allontana troppo eppure è la verità.
    Ma lasciamoli riposare e dormire.

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