domenica 2 novembre 2025

Perfezione

All’inizio è norma aggiungere, integrare, entrare in nuove e prima sconosciute relazioni, aprirsi al mondo, perché questo è obbligo per vivere. Poi, ad un certo momento per ognuno diverso, questa crescita raggiunge il suo massimo relativo, sempre modificabile e completabile, ma comunque rallenta e inizia un percorso idealmente quasi orizzontale. È l’età di mezzo, per alcuni. Infine arriva la parte discendente dell’immaginaria gaussiana, perfettamente logica e naturale in una vita per definizione finita. C’entra la felicità? Magari, ma non lo so. In ogni momento sono possibili gioie e dolori, delusioni e soddisfazioni, sino all’ultimo respiro. La perfezione ultima si raggiunge con una sequenza di sottrazioni, non necessariamente rinunce, piuttosto aggiustamenti. Come la giovinezza anche la vecchiaia non è una situazione patologica e ha le sue regole. Mutano i modelli e i parametri, aumenta la memoria e diminuisce il completamento, viene naturale fare a meno di certe opzioni e, con dolore, si deve dire addio alle persone care che se ne vanno. Anche gli altri, dopo, rinunceranno a noi, lo dovranno fare pur conservandoci nella memoria. Ciao, Viz.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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