Lei lo attira, è sinuosa,
bella e scattante. È una vera femmina, il suo profumo lo eccita in modo
incredibile, i suoi occhi verdi gli promettono misteriose delizie e morbosi pericoli, e si sente come mai
prima in vita sua.
Giovane e vergine, come non
essere preda di quella creatura magnifica, come non cedere all’istinto che lo
spinge a lei, come resisterle? E infatti si avvicina, e lei lo accoglie, in un
amplesso completo ed avvolgente, caldo, forte. Lui perde la testa, perde ogni
inibizione residua, si lascia andare ormai senza più pensieri, liberato
finalmente, mentre la penetra e si sente per la prima volta maschio,
comprendendo cosa significa avere una femmina. In realtà è lei che possiede
lui, come spesso capita, ma entrambi seguono i disegni dell’amore, dell’amore
carnale, della spinta alla rinascita della vita che trova nell’atto sessuale
l’apice del piacere, prima dell’abbandono e della pace.
Sono cresciuti assieme,
giocando e rincorrendosi, sono diventati grandi, ed hanno iniziato a sentirsi
attratti uno dall’altro. Non li sfiora assolutamente l’idea che altri vedano
come contronatura l’amore tra due maschi, perché loro sono due maschi, e
sentono di amarsi. I loro corpi si toccano, si annusano, si sfiorano, iniziano
i primi tentativi impacciati.
Poi la forza
dell’attrazione, il bisogno di sfogare quell’enorme energia vitale li spinge a
compiere l’atto, a trovare le vie che il corpo ha loro dato. Il più forte dei
due penetra l’altro, che cede, si lascia amare, lascia entrare nel suo corpo il
corpo dell’altro, dell’amico, amante, compagno e sposo, ed il mondo li ignora,
perché così deve essere, quando due esseri si cercano.
Si avvicina, lentamente,
capisce che è pronta, la avvolge col suo corpo nudo, e inizia a danzare attorno
a lei, mentre lei, nuda anch’essa, lo segue e si avvolge su di lui, in un
crescendo di tremori, timidi approcci e umori che si diffondono attorno ai loro
corpi. Nessuno dei due ha fretta, hanno tutto il tempo, e si accarezzano per
ore, prima di arrivare all’amplesso, e poi continuano, senza lasciarsi, si
accoppiano ancora, ed ancora, mai sazi, sempre vicini, a formare una cosa sola.
Lei è tranquilla, al sole,
su quella costa rocciosa, come tanti altri, e si gode quella giornata
magnifica. Ha fatto colazione da poco, si sente bene, e socchiude gli occhi per
assaporare meglio il benessere che sta provando.
È assorta nel suo mondo
quando avverte rumori diversi dall’infrangersi delle onde sulle rocce o del
vento che spira senza sosta. È una coppia che sta giocando, e si distrae a
guardarli. Poi però si rende conto che non stanno giocando. Lui la corteggia e
l’altra sembra non rifiutare le attenzioni. Non si interessano di chi ha
iniziato a guardarli, e si avvicinano, si sfiorano. Lui le accarezza la testa,
il corpo, poi, in un attimo, è sopra di lei e tutto avviene, i due corpi si
fondono, lui entra nella compagna, ed una elettricità strana si diffonde sulla
costa, un’onda erotica assale gli spettatori.
Lei, che sino a poco fa non
aveva pensieri, si rende conto di vivere sensazioni forti, e si guarda intorno
cercando ancora non sa cosa. Nota uno che la sta guardando, che si avvicina a
lei.
Prova uno strano e nuovo
interesse, si lascia corteggiare come quella che ha visto, mentre dentro di lei
il desiderio cresce, e si sente ormai pronta quando lui la accarezza sulla
testa, le sfiora il corpo, si muove come se danzasse quasi.
Poi tutto avviene,
esattamente come lei aveva già osservato, ma è lei ora che lo vive, proprio
lei, e non solo lei. Attorno infatti sembra che l’eccitazione abbia preso ogni
maschio ed ogni femmina, trasformando quel tratto di costa in un unico enorme
luogo di incontro di amanti.
Viene allevata con ogni
cura, come una principessa, con le ancelle che la nutrono e la proteggono, la educano e la preparano,
preservandola dai pericoli, accudendola in ogni suo minimo desiderio, tanto che
neppure si rende conto di provare desideri, prevenuta in questi dall’attenzione
amorevole di coloro che la circondano.
Poi, anche per lei, viene il
momento dell’amore, e allora decide di andare via, libera, fuggire da tutto
quello che sino a quel momento l’ha protetta, per incontrare finalmente il
destino che l’aspetta. E vuole provare finalmente ciò che sino ad allora ha
solo immaginato, vuole provarlo con tanti, non con uno solo, e si fa ammirare
dai giovani senza mostrare pudori o inutili ritrosie, si fa inseguire da loro,
li guarda soddisfatta pregustando il piacere che le daranno. Fugge divertita
per eccitarli ancor di più, per averli al colmo dell’ardore, ignorando chi si
ritrae o non riesce a raggiungerla, per cedere solo a chi ha il coraggio di
seguirla, per concedersi sino in fondo ai più valorosi e belli. Ma lei, dopo
l’amore, non concede il piacere del riposo o la calma dell’intimità. Desidera
vivere, provare nuova emozione, avere altri e nuovi amanti, che devono
illudersi di averla per primi, ed allora uccide chi l’ha avuta. Con lei l’amore
e la morte sono legati, ma chi l’ama non sa che morirà, e sino alla fine vivrà
convinto di aver raggiunto l’eternità.
Lui si avvicina, si mostra interessato
e la morde sul collo, per dimostrarle con la sua forza che la desidera. Lei
accetta e si mostra interessata a sua volta, si lascia avvicinare e inizia a
muoversi seguendo i suoi movimenti, in una specie di ballo sensuale ed erotico.
Entrambi seguono un istinto antico, un gioco della natura immutabile. Al
culmine lui la rovescia, la prende senza più molti complimenti in un amplesso
animalesco. Quando poi è soddisfatto si allontana e la lascia un attimo
stordita, prima che pure lei si riprenda. Non si può rifiutare un maschio come
quello quando si avvicina, lei lo sa bene. Quel maschio ha due membri, e li sa
usare quando è con una femmina.
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Ho descritto l’amore in una
coppia di mantidi, femmina e maschio, poi tra due cani lupo maschi e tra due
gasteropodi terrestri (grande limaccia grigia, o grande lumaca nuda). Poi ho
mostrato cosa comporta l’ effetto di Fraser Darling in una
colonia di gabbiani reali, ho raccontato la preparazione della futura ape
regina ed il suo volo nuziale per finire a descrivere il sesso tra squali.
Sinceramente non so se usare il termine amore sia corretto, quando si parla di
animali, quello che credo è che non sia possibile confondere il comportamento
umano con quello degli altri esseri viventi, non tanto per gli aspetti
“meccanici” ma per quelli morali, di giudizio di valori. L’ecologia e
l’etologia non permettono di attribuire alle mantidi o agli squali i nostri
sentimenti, e chi la vede così si rifà ad altri modelli e ad altre visioni del
mondo. Addirittura esiste da qualche anno una ecologia profonda, che rifiuta
sia l’antropocentrismo che l’ambientalismo per arrivare ad una concezione nella
quale l’uomo è parte di un tutto. È una filosofia che supera molte discipline
come le conosciamo scientificamente, e si confonde in parte con la teologia.
Come con ogni teoria di questo genere che sfiora la fede religiosa io resto molto perplesso, e
preferisco giocare come ho fatto con i
miei comportamenti erotici senza prima dire a chi si riferivano. Ho
cercato di essere pure attento alle parole, per non dire cose inesatte. Dei due
cani lupo ne ho una esperienza diretta, perché erano i cani da guardia che
aveva anni fa un mio amico. Con le lumache nude invece ho taciuto del fatto, e
ne chiedo venia, che tali esseri sono ermafroditi, e quindi decidono, di volta
in volta, se svolgono il ruolo di maschio o di femmina durante i loro
accoppiamenti.Per il resto è solo la forza vitale che giustifica tutto questo.
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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