sabato 5 ottobre 2013

Interludio erotico


Lei lo attira, è sinuosa, bella e scattante. È una vera femmina, il suo profumo lo eccita in modo incredibile, i suoi occhi verdi gli promettono misteriose delizie  e morbosi pericoli, e si sente come mai prima in vita sua.
Giovane e vergine, come non essere preda di quella creatura magnifica, come non cedere all’istinto che lo spinge a lei, come resisterle? E infatti si avvicina, e lei lo accoglie, in un amplesso completo ed avvolgente, caldo, forte. Lui perde la testa, perde ogni inibizione residua, si lascia andare ormai senza più pensieri, liberato finalmente, mentre la penetra e si sente per la prima volta maschio, comprendendo cosa significa avere una femmina. In realtà è lei che possiede lui, come spesso capita, ma entrambi seguono i disegni dell’amore, dell’amore carnale, della spinta alla rinascita della vita che trova nell’atto sessuale l’apice del piacere, prima dell’abbandono e della pace.

Sono cresciuti assieme, giocando e rincorrendosi, sono diventati grandi, ed hanno iniziato a sentirsi attratti uno dall’altro. Non li sfiora assolutamente l’idea che altri vedano come contronatura l’amore tra due maschi, perché loro sono due maschi, e sentono di amarsi. I loro corpi si toccano, si annusano, si sfiorano, iniziano i primi tentativi impacciati.
Poi la forza dell’attrazione, il bisogno di sfogare quell’enorme energia vitale li spinge a compiere l’atto, a trovare le vie che il corpo ha loro dato. Il più forte dei due penetra l’altro, che cede, si lascia amare, lascia entrare nel suo corpo il corpo dell’altro, dell’amico, amante, compagno e sposo, ed il mondo li ignora, perché così deve essere, quando due esseri si cercano.

Si avvicina, lentamente, capisce che è pronta, la avvolge col suo corpo nudo, e inizia a danzare attorno a lei, mentre lei, nuda anch’essa, lo segue e si avvolge su di lui, in un crescendo di tremori, timidi approcci e umori che si diffondono attorno ai loro corpi. Nessuno dei due ha fretta, hanno tutto il tempo, e si accarezzano per ore, prima di arrivare all’amplesso, e poi continuano, senza lasciarsi, si accoppiano ancora, ed ancora, mai sazi, sempre vicini, a formare una cosa sola.

Lei è tranquilla, al sole, su quella costa rocciosa, come tanti altri, e si gode quella giornata magnifica. Ha fatto colazione da poco, si sente bene, e socchiude gli occhi per assaporare meglio il benessere che sta provando.
È assorta nel suo mondo quando avverte rumori diversi dall’infrangersi delle onde sulle rocce o del vento che spira senza sosta. È una coppia che sta giocando, e si distrae a guardarli. Poi però si rende conto che non stanno giocando. Lui la corteggia e l’altra sembra non rifiutare le attenzioni. Non si interessano di chi ha iniziato a guardarli, e si avvicinano, si sfiorano. Lui le accarezza la testa, il corpo, poi, in un attimo, è sopra di lei e tutto avviene, i due corpi si fondono, lui entra nella compagna, ed una elettricità strana si diffonde sulla costa, un’onda erotica assale gli spettatori.
Lei, che sino a poco fa non aveva pensieri, si rende conto di vivere sensazioni forti, e si guarda intorno cercando ancora non sa cosa. Nota uno che la sta guardando, che si avvicina a lei.
Prova uno strano e nuovo interesse, si lascia corteggiare come quella che ha visto, mentre dentro di lei il desiderio cresce, e si sente ormai pronta quando lui la accarezza sulla testa, le sfiora il corpo, si muove come se danzasse quasi.
Poi tutto avviene, esattamente come lei aveva già osservato, ma è lei ora che lo vive, proprio lei, e non solo lei. Attorno infatti sembra che l’eccitazione abbia preso ogni maschio ed ogni femmina, trasformando quel tratto di costa in un unico enorme luogo di incontro di amanti.


Viene allevata con ogni cura, come una principessa, con le ancelle che la nutrono e la proteggono, la educano e la preparano, preservandola dai pericoli, accudendola in ogni suo minimo desiderio, tanto che neppure si rende conto di provare desideri, prevenuta in questi dall’attenzione amorevole di coloro che la circondano.
Poi, anche per lei, viene il momento dell’amore, e allora decide di andare via, libera, fuggire da tutto quello che sino a quel momento l’ha protetta, per incontrare finalmente il destino che l’aspetta. E vuole provare finalmente ciò che sino ad allora ha solo immaginato, vuole provarlo con tanti, non con uno solo, e si fa ammirare dai giovani senza mostrare pudori o inutili ritrosie, si fa inseguire da loro, li guarda soddisfatta pregustando il piacere che le daranno. Fugge divertita per eccitarli ancor di più, per averli al colmo dell’ardore, ignorando chi si ritrae o non riesce a raggiungerla, per cedere solo a chi ha il coraggio di seguirla, per concedersi sino in fondo ai più valorosi e belli. Ma lei, dopo l’amore, non concede il piacere del riposo o la calma dell’intimità. Desidera vivere, provare nuova emozione, avere altri e nuovi amanti, che devono illudersi di averla per primi, ed allora uccide chi l’ha avuta. Con lei l’amore e la morte sono legati, ma chi l’ama non sa che morirà, e sino alla fine vivrà convinto di aver raggiunto l’eternità.


Lui si avvicina, si mostra interessato e la morde sul collo, per dimostrarle con la sua forza che la desidera. Lei accetta e si mostra interessata a sua volta, si lascia avvicinare e inizia a muoversi seguendo i suoi movimenti, in una specie di ballo sensuale ed erotico. Entrambi seguono un istinto antico, un gioco della natura immutabile. Al culmine lui la rovescia, la prende senza più molti complimenti in un amplesso animalesco. Quando poi è soddisfatto si allontana e la lascia un attimo stordita, prima che pure lei si riprenda. Non si può rifiutare un maschio come quello quando si avvicina, lei lo sa bene. Quel maschio ha due membri, e li sa usare quando è con una femmina.

                                               ---------------------------------------------
Ho descritto l’amore in una coppia di mantidi, femmina e maschio, poi tra due cani lupo maschi e tra due gasteropodi terrestri (grande limaccia grigia, o grande lumaca nuda). Poi ho mostrato cosa comporta l’ effetto di Fraser Darling in una colonia di gabbiani reali, ho raccontato la preparazione della futura ape regina ed il suo volo nuziale per finire a descrivere il sesso tra squali. Sinceramente non so se usare il termine amore sia corretto, quando si parla di animali, quello che credo è che non sia possibile confondere il comportamento umano con quello degli altri esseri viventi, non tanto per gli aspetti “meccanici” ma per quelli morali, di giudizio di valori. L’ecologia e l’etologia non permettono di attribuire alle mantidi o agli squali i nostri sentimenti, e chi la vede così si rifà ad altri modelli e ad altre visioni del mondo. Addirittura esiste da qualche anno una ecologia profonda, che rifiuta sia l’antropocentrismo che l’ambientalismo per arrivare ad una concezione nella quale l’uomo è parte di un tutto. È una filosofia che supera molte discipline come le conosciamo scientificamente, e si confonde in parte con la teologia. Come con ogni teoria di questo genere che sfiora la fede religiosa io resto molto perplesso, e preferisco giocare come ho fatto con i  miei comportamenti erotici senza prima dire a chi si riferivano. Ho cercato di essere pure attento alle parole, per non dire cose inesatte. Dei due cani lupo ne ho una esperienza diretta, perché erano i cani da guardia che aveva anni fa un mio amico. Con le lumache nude invece ho taciuto del fatto, e ne chiedo venia, che tali esseri sono ermafroditi, e quindi decidono, di volta in volta, se svolgono il ruolo di maschio o di femmina durante i loro accoppiamenti.Per il resto è solo la forza vitale che giustifica tutto questo.

                                                            Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana