Åsa Larsson nelle sue osservazioni e ringraziamenti finali del poliziesco Il sangue versato scrive che, nelle sue storie, lei è dio. È lei insomma che decide il destino dei personaggi, che possono pure agire di loro volontà ma è lei che li ha inventati. Chissà se è vero e se questo è uno dei motivi che spinge gli scrittori a scrivere, uno tra i tanti almeno. Non ignoro che per alcuni si tratta di un lavoro a tempo pieno e che alla base vi possono essere motivazioni economiche, sociali, politiche o anche solo la volontà di comunicare. Chiunque scrive, anche un giornalista, intende comunicare, in questo caso notizie. Pure io, non essendo giornalista né scrittore, uso questo blog per esprimere i miei pensieri, comunicare le mie piccole emozioni. In qualche racconto di anni fa mi sono anche divertito a decidere come e perché alcuni dei miei personaggi inventati agissero in un certo modo. Chissà se è vero allora che tra le parole si nasconda il desiderio di una piccola onnipotenza, di un limitato assolutismo e, in definitiva, l’illusione di essere liberi di fare e far fare quello che si vuole. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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